In occasione del 70/esimo anniversario dell'arrivo dell'Ospedale da Campo n.68 a Seul durante la Guerra di Corea, l'ambasciata d'Italia in Corea del Sud ha tenuto giovedì una cerimonia di commemorazione alla quale hanno partecipato l'ambasciatore Federico Failla, l'addetto alla Difesa colonnello Nicola Gigante, il vice ministro sudcoreano del ministero dei Patrioti e dei Veterani, Lee Nam-woo, e il Generale Paul LaCamera, comandante dell'United Nations Command.
Alla loro presenza, è stata deposta una corona di fiori
presso la stele che ricorda l'attività dell'ospedale che operò
nella scuola elementare Usin, nel quartiere di Youngdeunpo-gu.
Negli interventi, si legge in una nota, i partecipanti hanno
ricordato i tragici eventi di quegli anni e il generoso
contributo dell'Italia, che, malgrado non facesse ancora parte
dell'Onu, decise di dimostrare la propria solidarietà alla
popolazione coreana, inviando un ospedale da campo militare
gestito dalla Croce rossa italiana che operò fino a gennaio
1955. Più di 200.000 pazienti, a prescindere dal ruolo nel
conflitto, furono curati a testimoniare l'azione umanitaria e a
favore della pace dell'Italia repubblicana nelle aree di
conflitto.
L'anniversario ha offerto l'occasione per ribadire
l'importanza del rapporto bilaterale tra Italia e Corea del Sud
sia per l'eccellente collaborazione nei comuni fori
multilaterali sia nella solidarietà reciproca nei momenti di
difficoltà.
"L'Ospedale da Campo numero 68 fu la prima Unità militare
della storia repubblicana impiegata fuori dai confini
nazionali", ha ricordato l'ambasciatore Failla. "La decisione di
inviarlo fu una scelta dettata da finalità umanitarie e, in
ultima analisi, fu lungimirante dato che conferisce ancora oggi
solidità alla relazione bilaterale con Seul. E dimostrò la
determinazione dell'Italia a divenire membro convinto delle
Nazioni Unite, consentendo ancora oggi al nostro Paese di
partecipare al Comando delle Nazioni Unite che monitora le
condizioni di sicurezza nella penisola coreana", ha concluso
l'ambasciatore.
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