Accompagnato dal grande interesse del pubblico, si è svolto questa settimana il festival centro-europeo del cinema italiano, il XX.
MittelCinemaFest.
Nella rassegna, organizzata dall'Istituto italiano di cultura
(Iic) di Budapest e la società pubblica Cinecittà, per otto
giorni, in due sale nel centro, sono stati proiettati dodici
film italiani di recente produzione. Si è partiti con il film
premiato dalla giuria al festival di Cannes, "Le otto montagne"
di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, poi sono
seguiti titoli come "Nostalgia" di Mario Martone, opera che
rappresenterà l'Italia agli Oscar 2023, "Siccità" di Paolo
Virzi, "Il signore delle formiche" di Gianni Amelio, o ancora
"Il colibrì" di Francesca Archibugi, "Calinculo" di Chiara
Bellosi e "Il ritorno" di Stefano Chiantini. "L'obiettivo di
questa iniziativa è quello di lanciare uno sguardo alla più
recente produzione del cinema italiano. Il programma si presenta
vivace e capace di soddisfare gli interessi più variegati,
permettendoci di attraversare la Penisola e di incontrare molti
volti, paesaggi e realtà", ha detto Gabriele La Posta, direttore
dell'Iic. La manifestazione proseguirà verso Bratislava e
Praga.
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