Fonti di Hamas hanno riferito all'Afp che Israele ritarda gli aiuti a Gaza e ciò potrebbe influire sul rilascio degli ostaggi.
L'inviato dell'amministrazione Trump per il Medio Oriente Steve Witkoff, arrivato in Israele, visiterà intanto oggi il corridoio Netzarim a Gaza per vedere la situazione sul campo. Successivamente incontrerà il ministro degli Affari strategici Ron Dermer e quindi il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu.
All'ordine del giorno c'è, tra l'altro, il lavoro per attuare la seconda fase dell'accordo tra Israele e Hamas sul cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi. Lo riferiscono i media locali.
Secondo Sky News Arabia Witkoff ha incontrato a Riad, prima di arrivare in Israele, il segretario generale dell'Olp Hussein al-Sheikh. Secondo alcune fonti l'amministrazione Trump ha sottolineato di volere che l'Autorità Palestinese ritorni a gestire la Striscia di Gaza.
Il quotidiano al Arabi al Jadeed riferisce che esiste un piano americano che comprende scenari e iniziative di sicurezza che saranno finanziati dagli Stati Uniti e dai Paesi del Golfo relativi alla zona cuscinetto permanente tra Israele e Gaza, in modo che "la Striscia non rappresenti una minaccia futura".
Un anno senza la piccola Hind uccisa a Gaza, 'non dimenticare'
"Un anno dall'omicidio di Hind Rajab. Portiamo il suo nome con dolore, speranza e un'incrollabile determinazione a cercare giustizia, per lei e per tutte le vittime del genocidio di Gaza". Lo scrive su X la Hind Rajab Foundation, a un anno dalla morte della bambina di 6 anni in un attacco dell'Idf che ha colpito l'auto sulla quale viaggiava a Gaza uccidendo sei membri della sua famiglia e due paramedici accorsi in suo soccorso.
"Hind non sarà mai dimenticata", ha promesso l'organizzazione benefica. Il 29 gennaio 2024, Rajab e la sua famiglia stavano fuggendo da Gaza City quando il loro veicolo è stato colpito in quello che si ritiene sia stato un colpo di tank israeliano, uccidendo suo zio, sua zia e tre cugini. La bambina e un altro cugino, sopravvissuti, hanno contattato la Mezzaluna Rossa palestinese per chiedere aiuto. Il cugino è successivamente morto, e Rajab è rimasta bloccata nel veicolo per ore al telefono con i soccorsi. Sia Rajab che due paramedici sono stati poi trovati morti il 10 febbraio, dopo il ritiro israeliano dall'area.
La registrazione della chiamata, in cui la bambina chiede aiuto - "Il carro armato è accanto a me. Si sta muovendo...verrete a prendermi? Ho tanta paura" - ha commosso il mondo e provocato un'ondata di indignazione e proteste contro l'offensiva israeliana nella Striscia di Gaza.
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