La Germania mette al bando un'organizzazione sovversiva di estrema destra e quattro leader del cosiddetto "Regno di Germania" vengono messi agli arresti. È questo uno dei primi atti del neoministro dell'Interno del governo Merz, Alexander Dobrindt, che davanti alla stampa a Berlino ha spiegato: "Volevano fondare un Contro-Stato e dividere la Repubblica federale. Non si tratta di qualche nostalgico, ma di vere e proprie strutture criminali. Di qui la necessità di vietarla".
Stando alla Procura federale, che ha emanato i mandati di arresto, nel blitz delle forze dell'ordine sono stati fermati quattro uomini, dai 37 ai 59 anni. Fra loro c'è anche Peter Fitzeck, il "sovrano principale" (nella vita un cuoco) che fondò Koenigsreich Deutschand nel 2012 a Wittenberg.
Se l'organizzazione asserisce di avere circa 6000 membri, per gli addetti alla sicurezza in realtà questi non supererebbero il migliaio. Nelle operazioni, che hanno compreso perquisizioni in circa 15 edifici in più Laender - Baden-Wuerttenberg, Bassa Sassonia, Nordreno-Vestfalia, Renania-Palatinato, Sassonia, Sassonia-Anhalt Turingia a Brandeburgo - sono stati mobilitati circa 800 agenti di polizia.
Gli inquirenti hanno sequestrato denaro liquido, documenti falsi, macchine agricole, auto e la documentazione dell'organizzazione. Per quanto possa sembrare surreale e perfino divertente - lo scrivono i servizi segreti tedeschi nel rapporto sul "Regno di Germania" - il gruppo aveva inscenato la fondazione del proprio Stato.
Si tratta di idee che circolano da tempo in alcuni settori delle destre tedesche e che riprendono fiato proprio a maggio, quando si celebra la fine della Seconda guerra mondiale. Per i più radicali, infatti, la fine della guerra segna anche la fine della Germania come paese libero e indipendente. Ecco perché alcuni di questi gruppi rifiutano di considerarsi cittadini della Repubblica federale, ma sostengono di essere sudditi del Regno, "cittadini dell'Impero", il Reich tedesco fondato nel 1871, o al massimo di "autogovernarsi".
In questa galassia il "Regno di Germania" è il gruppo più consistente, ma non è certo l'unico. Il complottismo che domina le tesi dei "cittadini dell'impero" s'innesta su pregiudizi più o meno vecchi: ad esempio la questione dei confini orientali della Germania, oggi quasi dimenticata ma che nei decenni dopo la guerra giocò un ruolo rilevante anche nelle campagne elettorali.
Inoltre, secondo gli inquirenti, il complottismo "sfocia apertamente in una forte impostazione antisemita". L'attuale Repubblica federale sarebbe infatti infiltrata da forze sataniche o controllata da "clan ebraici". Ma a rendere ancor più pericolosa l'impostazione del "Regno di Germania" è la familiarità di molti suoi aderenti con le armi da fuoco.
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