La madre di James Foley, il
reporter Usa decapitato dai jihadisti dell'Isis, ha accusato
l'amministrazione americana di aver considerato suo figlio "un
fastidio". In un'intervista alla CNN, Diane Foley ha detto che
la sua famiglia era stata minacciata di azioni penali nel caso
avesse cercato di raccogliere fondi per il riscatto di James. Ed
era stata inoltre informata che non vi sarebbe stato nessuno
scambio di prigionieri e nessun blitz militare. E scoraggiata
nel parlare ai media.
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