A due settimane dal tragico
incidente a nord di Tokyo, che ha visto un camion inghiottito in
una voragine apertasi improvvisamente lungo una tangenziale, è
stata ritrovata la cabina del mezzo finita in una condotta
fognaria, mentre la faglia è andata pericolosamente espandendosi
oltre i 40 metri, rallentando i lavori di soccorso. Le
operazioni non si sono mai fermate dalla mattina del 28 gennaio,
coadiuvate da mezzi pesanti, utilizzo di droni e tecniche
avanzate per gli scavi, mentre si cerca ancora di estrarre
l'autista di 74 anni.
La falla si è formata in un centro ad alta densità abitativa,
e oltre alle condotte fognarie - che già hanno causato disagi
alla popolazione locale, spiegano i media nipponici, c'è il
rischio di un'alta presenza di gas idrogeno solforato. Il
governatore Motohiro Ono della prefettura di Saitama, dove si
trova la cittadina di Yashio, teatro dell'incidente, ha
dichiarato che ci vorranno circa tre mesi per costruire un tubo
di bypass temporaneo per fermare il flusso dell'acqua, e i
soccorritori dovranno attendere il completamento dei lavoro
prima di poter accedere alla cabina del camion. La costruzione
artificiale di una pendenza di 30 metri ha permesso di impiegare
attrezzature pesanti per i lavori dopo una serie di crolli
pericolosi, mentre a 1,2 milioni di residenti è stato chiesto di
ridurre temporaneamente il consumo di acqua per evitare che le
perdite di liquami ostacolino l'operazione.
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