La vita dell'ex leader birmana Aung
San Suu Kyi potrebbe essere a rischio, perché ha una grave
malattia gengivale e fa fatica a mangiare dopo più di due anni
di prigione, ha denunciato suo figlio, sostenendo che finora le
richieste di aiuto sono cadute nel vuoto.
Ad Aung San Suu Kyi, 78enne, non è stato permesso di
consultare un medico anche se non era più in grado di camminare,
soffre di vomito e vertigini e potrebbe avere problemi con i
denti del giudizio, ha detto Kim Aris in un'intervista al
Guardian dalla sua casa nel Regno Unito. Il figlio del premio
Nobel per la pace afferma che le richieste di aiuto avanzate
dagli agenti della famigerata prigione di Insein a Yangoon, nota
per il trattamento brutale riservato ai detenuti, sono state
respinte dalle autorità militari.
"Nessuno fuori dalla prigione la vede da molto tempo. Non
poter mangiare mette a rischio la sua vita. Considerando quante
persone perdono la vita in prigione in Birmania, questo è motivo
di grave preoccupazione", rileva Kim Aris, che non è riuscito a
contattare in alcun modo la madre da quando è stata arrestata
dai militari nel febbraio 2021, quando hanno spodestato il suo
governo democraticamente eletto.
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