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Caracas, le donne dei detenuti politici denunciano 50 sparizioni

Caracas, le donne dei detenuti politici denunciano 50 sparizioni

Sono le loro mogli, figlie e madri e denunciano anche torture

CARACAS, 28 gennaio 2025, 21:04

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Le portavoci del Comitato di parenti e amici per la libertà dei prigionieri politici, il Clippve, composto da mogli, figlie, madri e sorelle di prigionieri politici, hanno presentato oggi a Caracas i dettagli delle condizioni di detenzione dei loro parenti.
    Torture fisiche e psicologiche, isolamento prolungato, sparizioni forzate, mancanza di cure mediche e negazione dell'accesso alla giustizia: sono queste le condizioni dei prigionieri politici che vegetano nelle carceri venezuelane secondo uno schema imposto dal governo di Nicolas Maduro, denunciano i parenti.
    Molti arresti sono definiti sequestri di Stato perché eseguiti da agenti incappucciati non identificati e senza mandati di arresto. Secondo le testimonianze, molte vittime sono state tenute in isolamento per oltre sei mesi senza poter ricevere visite. Come Freddy Superlano, detenuto da "182 giorni nell'Elicoide" come denunciato oggi dalla moglie Aurora Silva.
    La maggior parte degli almeno 1.601 prigionieri politici che, secondo l'ong Foro Penal, sono ancora nelle carceri venezuelane, sono stati catturati in raid di massa e sequestri selettivi casa per casa dopo le presidenziali del 28 luglio scorso.
    I prigionieri sono accusati di "incitamento all'odio" ed il Comitato ha denunciato almeno 50 sparizioni forzate, chiedendo misure umanitarie. L'attivista Sairam Rivas, compagna del prigioniero politico Jesús Armas, ha chiesto di non criminalizzare la lotta dei parenti, "che ora sono i capofamiglia e responsabili di bambini e anziani che non sono protetti: siamo l'unica voce rimasta che hanno".
   

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