Il primo dei due aerei inviati dal
governo colombiano negli Stati Uniti per recuperare i propri
connazionali immigrati illegalmente ed espulsi dal Paese
nordamericano è atterrato questa mattina a Bogotà.
Il governo colombiano ha scelto di occuparsi del rimpatrio
dei propri concittadini evitando loro di essere trasferiti su
voli statunitensi in cui avrebbero viaggiati ammanettati e
incatenati. La decisione era stata assunta dal presidente
Gustavo Petro al termine di una crisi diplomatica con Washington
dopo aver criticato i metodi di deportazione stabiliti dagli
Usa.
"L'aereo con 91 connazionali proveniente da El Paso, in
Texas, è già a Bogotà. Il governo nazionale li accoglie a
braccia aperte, garantendo la loro dignità e rispettando i loro
diritti", si legge in un messaggio diffuso dal ministero degli
Esteri sui suoi social network. "Sono colombiani, sono liberi e
dignitosi e sono nella loro patria dove sono amati. I migranti
non sono criminali, sono esseri umani che vogliono lavorare e
progredire, vivere la vita", ha aggiunto Petro su X.
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