"Siamo tristi, abbiamo perso il nostro pastore", mormora un'insegnante del quartiere di San José de Flores (o Flores) nella capitale argentina, dove Jorge Bergoglio è nato (1936), ha frequentato le scuole elementari (dal 1943 al 1948), ha trovato la sua vocazione sacerdotale (1953) e dove ha celebrato la sua ultima messa prima di diventare Papa.
E' stato un risveglio scioccante per la gente del barrio, che nella casa al numero 268 di via Varela dove il Papa è nato, arriva in processione, lasciando fiori, immagini sacre, foto e candele. Nella sua parrocchia oggi il Pontefice sarà ricordato nell'omelia di tutte le messe in programma, come il Papa del dialogo e degli ultimi.
Bergoglio è stato ordinato sacerdote nel 1969 e ha sempre mantenuto un grande affetto per la chiesa di Flores. "Anche quando era arcivescovo di Buenos Aires officiava lì le messe, e tornava sempre", racconta all'ANSA uno dei preti che si occupano delle villas, le baraccopoli, e che preferisce mantenere l'anonimato.
Il presidente argentino, Javier Milei, sarà a Roma per salutare il papa Francesco. Il viaggio è stato confermato da fonti della Casa Rosada, anche se si attende la conferma della data dei funerali del Papa per confermare il viaggio. Il capo di gabinetto Guillermo Francos ha dichiarato che gran parte dell'agenda ufficiale del presidente nei prossimi giorni verrà sospesa.
"È morto Papa Francesco, Jorge Bergoglio. Leader spirituale e guida di milioni di uomini e donne. Il Presidente della Nazione decreterà sette giorni di lutto nazionale per la scomparsa del Santo Padre", aveva annunciato il portavoce della Casa Rosada, Manuel Adorni su X.
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