Iran, conclusi i colloqui indiretti con gli Usa in Oman

 L'agenzia di stampa iraniana Tasnim ha riferito che i negoziati tra Stati Uniti e Iran nel Sultanato dell'Oman sono terminati. Tuttavia, non è ancora giunta alcuna conferma ufficiale. 

 L'atmosfera dei colloqui indiretti sul nucleare tra Iran e Stati Uniti è stata "positiva e costruttiva". Lo afferma il comunicato finale iraniano, precisando che i colloqui "continueranno la prossima settimana".
I colloqui indiretti si sono svolti con la mediazione del ministro degli Esteri dell'Oman, Badr Al-Busaid, alla fine dei quali i negoziatori iraniani e quelli americani hanno anche parlato direttamente per "pochi minuti". L'Iran ha ripetutamente sottolineato che non accetterà minacce e che discuterà la questione nucleare solo sulla base di negoziati vantaggiosi per entrambe le parti. Lo riporta l'agenzia Tasmin. 

 L'Oman afferma che i colloqui indiretti sul nucleare tra gli Stati Uniti e l'Iran si sono svolti in "un'atmosfera cordiale".  Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi ha commentato i negoziati con gli Stati Uniti, affermando che il prossimo round di colloqui con Washington inizierà "probabilmente il 19 aprile". Secondo lui, l'obiettivo di Teheran è "discutere un quadro generale per un possibile accordo", considerato che sia Washington sia Teheran sarebbero "molto vicine" ad un'intesa proprio sui contenuti dei negoziati.
Araqchi ha poi aggiunto che "non è certo che i prossimi colloqui si terranno nel Sultanato dell'Oman, ma saranno sotto la mediazione omanita. Nessuna delle due parti è interessata a colloqui inutili che farebbero perdere tempo. Gli Stati Uniti sono interessati a un accordo il prima possibile", ha detto. 

 Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi ha commentato i negoziati con gli Stati Uniti, affermando che il prossimo round di colloqui con Washington inizierà "probabilmente il 19 aprile". Secondo lui, l'obiettivo di Teheran è "discutere un quadro generale per un possibile accordo", considerato che sia Washington sia Teheran sarebbero "molto vicine" ad un'intesa proprio sui contenuti dei negoziati.
Araqchi ha poi aggiunto che "non è certo che i prossimi colloqui si terranno nel Sultanato dell'Oman, ma saranno sotto la mediazione omanita. Nessuna delle due parti è interessata a colloqui inutili che farebbero perdere tempo. Gli Stati Uniti sono interessati a un accordo il prima possibile", ha detto.

Il ministero degli Esteri iraniano ha affermato che i colloqui indiretti in corso con gli Stati Uniti in Oman sul programma nucleare non dovrebbero essere "lunghi", riporta la televisione di Stato. Il portavoce del ministero Esmaeil Baqaei descrive i colloqui come "solo un inizio" e afferma che Teheran "non si aspettava che questo round di colloqui fosse molto lungo", in commenti trasmessi dalla televisione di Stato.
La portavoce del governo iraniano Fatma Mahajani ha affermato che "i negoziati di cui abbiamo bisogno sono discorsi precisi e silenziosi. Ogni messaggio deve essere scritto e chiaro prima di tutto, senza margini. Questo metodo blocca i tentativi di creare narrazioni infondate da parte degli oppositori dei negoziati, ed è Teheran che ne ha scelto la forma. Si tratta di una razionalità diplomatica che si adatta alle esigenze della situazione". Il Ministero degli Esteri iraniano ha dichiarato che "i negoziati di oggi sono solo l'inizio. "Entrambe le parti annunceranno le loro posizioni iniziali e prevediamo che non ci vorrà molto". 
      

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