Giornata storica per cinque
indiani di una famiglia appartenente alla casta dei Dalit, "gli
intoccabili", ritenuti il livello più basso della gerarchia
castale induista e "impuri", che oggi, per la prima volta da
decenni, hanno potuto entrare in un tempio vicino al loro
villaggio, nello stato del Bengala Occidentale, a 150 chilometri
dalla capitale, Kolkata, grazie a un'imponente cordone di
polizia che li proteggeva.
L'accesso al tempio di Shiva, al quale i cinque sono stati
accompagnati da volontari, è stato garantito dopo che loro
stessi hanno segnalato la discriminazione all'amministrazione
del distretto.
"Da generazioni", hanno raccontato, "a dispetto delle norme
della Costituzione che vieta ogni tipo di discriminazione su
base castale, ogni volta che ci avvicinavamo, venivamo bloccati
dai sacerdoti. I sedici gradini saliti oggi segnano per noi un
passaggio epocale; ci auguriamo che la tradizione sia stata
infranta per sempre e di poter tornare a pregare senza subire
violenze".
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