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Zelensky offre una tregua parziale. Gli Usa: 'Promettente'

Zelensky offre una tregua parziale. Gli Usa: 'Promettente'

Colloqui a Riad. Rubio: 'Serviranno concessioni territoriali'

WASHINGTON, 11 marzo 2025, 07:16

di Laurence Figà-Talamanca

ANSACheck
Volodymyr Zelensky al suo arrivo in Arabia Saudita © ANSA/EPA

Volodymyr Zelensky al suo arrivo in Arabia Saudita © ANSA/EPA

"La squadra ucraina rimarrà a Gedda per lavorare con la squadra americana e speriamo in un risultato concreto. La posizione ucraina durante l'incontro sarà assolutamente costruttiva". Così il presidente ucraino Voldymyr Zelensky su Telegram, dopo il "piacevole" incontro con il principe ereditario dell'Arabia Saudita, Mohammad bin Salman.
"Grazie - scrive il leader ucraino - per la vostra saggia visione della situazione internazionale e per il vostro sostegno all'Ucraina. Abbiamo discusso i passi e le condizioni che potrebbero porre fine alla guerra e rendere la pace affidabile e duratura". 

 

La giornata di ieri:

Una tregua nei cieli e nel mare come primo passo verso un accordo più ampio con la Russia. E' la proposta con cui Volodymyr Zelensky spera di convincere Donald Trump a riprendere il sostegno americano a Kiev e che una delegazione ucraina presenterà all'incontro con gli americani a Riad, il primo dopo il fallimentare vertice nello Studio Ovale.

Una proposta che Washington ha già definito "promettente". Il presidente ucraino è arrivato a Gedda per incontrare Mohammed bin Salman, dopo aver disertato tre settimane fa una visita che coincideva con la ripresa del dialogo tra Usa e Russia ospitato proprio dall'Arabia Saudita del principe ereditario.

Ora, mentre il disgelo tra Washington e Mosca prosegue, seppure con trattative "lunghe e difficili", e dopo la batosta ricevuta alla Casa Bianca, il leader ucraino prova a riavere dagli Stati Uniti gli aiuti militari e la vitale condivisione dell'intelligence, mostrando a Trump una reale volontà di arrivare a un accordo con Mosca e alla pace. "L'Ucraina ha cercato la pace fin dal primo secondo della guerra. E abbiamo sempre detto che l'unica ragione per cui la guerra continua è la Russia", ha assicurato Zelensky sui social alla vigilia dei colloqui tra le due delegazioni - senza i leader - dove Kiev intende mettere sul piatto un cessate il fuoco parziale: interrompere gli attacchi aerei e nel Mar Nero "sono l'opzione più facile da attuare e monitorare ed è possibile cominciare da questo", ha spiegato un alto responsabile ucraino all'Afp.

Il presidente Usa ha già detto di aspettarsi "buoni risultati" dai colloqui di Riad, evocando una possibile revoca dello stop alle informazioni di intelligence: "Ci siamo quasi", ha dichiarato Trump, ma l'Ucraina deve mostrarsi "seria" nelle trattative di pace perché "non ha le carte", ha insistito, ripetendo la frase pronunciata a muso duro a Zelensky nel fallimentare incontro di Washington. "Abbiamo speso 350 miliardi di dollari ma la cosa importante sono le vite umane. Almeno 2.000 soldati sono morti questa settimana", ha aggiunto riferendosi ai fronti di guerra nel Kursk russo e nel Donetsk.

Attorno al tavolo di Riad, siederanno dunque i loro rappresentati: il segretario di Stato Marco Rubio e il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz per gli americani; il capo dell'ufficio presidenziale Andriy Yermak, i ministri degli Esteri e della Difesa, Andriy Sybiga e Rustem Umerov, per la parte ucraina. Al suo arrivo in Arabia Saudita, anche Rubio ha ribadito che l'obiettivo dell'incontro è "stabilire chiaramente le intenzioni dell'Ucraina" sulla pace e avere la certezza che Kiev "sia pronta a fare cose difficili, come faranno i russi".

Ha auspicato di poter "risolvere" la questione del taglio degli aiuti, giudicando peraltro "promettente" la proposta ucraina di un cessate il fuoco parziale. Sul tavolo resta inoltre l'accordo sui minerali ucraini, naufragato nello scontro dello Studio Ovale: i segnali sono "positivi" e l'intesa potrebbe essere raggiunta questa settimana, ha detto a Fox l'inviato di Trump Steve Witkoff, forse già a Riad secondo fonti ucraine. In un colloquio telefonico con Trump, il premier britannico Keir Starmer - che sabato tornerà a riunire in videoconferenza la 'coalizione dei volenterosi' pro-Kiev - ha auspicato che i colloqui di Riad abbiano "un esito positivo" tale da "permettere una ripresa del sostegno militare e d'intelligence" di Washington verso Kiev.

In Arabia Saudita non è invece previsto un nuovo round di colloqui tra Russia e Usa, ha precisato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov smentendo un'informazione della Cnn in tal senso. Il percorso per ripristinare normali relazioni è ancora "nella fase iniziale" e il cammino è "piuttosto lungo e difficile", ha spiegato Peskov, sottolineando tuttavia che sia Vladimir Putin che Donald Trump "hanno espresso la volontà politica in questa direzione".

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