Hamas ha diffuso un video in cui mostra un uomo israeliano tenuto in ostaggio, vivo. Si tratta, precisa Haaretz online, di Matan Angrest. Il Forum delle Famiglie degli ostaggi e degli scomparsi ha chiesto di non condividere il filmato o parti di esso finchè la famiglia Angrest non abbia dato il suo consenso.
Matan Angrest, che è un soldato, afferma di essere stato trattenuto per 511 giorni, il che indica che il video è stato probabilmente girato la scorsa settimana. E lancia un appello al suo governo, ai vertici dell'esertico e a Donald Trump perché garantiscano il suo rilascio. Lo riportano i media locali. Lunedì scorso, la famiglia di Angrest aveva pubblicato una prima sua foto dalla prigionia, con segni di percosse sul volto.
Hamas avverte che nuovi attacchi israeliani a Gaza metteranno in pericolo la vita degli ostaggi ancora nella Striscia. Lo riferisce Al Jazeera, ricordando che si ritiene siano 24 gli israeliani rapiti il 7 ottobre 2023 ancora in vita e 35 quelli deceduti. L'avvertimento arriva mentre sono fermi i negoziati tra Hamas e Israele per passare alla fase due dell'accordo sul cessate il fuoco raggiunto a gennaio.
Intanto il portavoce capo delle Forze di difesa israeliane (Idf), il contrammiraglio Daniel Hagari diventato popolare per il suo rapporto con i media durante la guerra, terminerà il suo ruolo nelle prossime settimane e si ritirerà dall'esercito. Lo riferisce Times of Israel citando l'Idf che parla di una decisione "concordata" con il nuovo capo di stato maggiore, Eyal Zamir. Viene tuttavia interpretato da più parti come un licenziamento di fatto, dato che Hagari non ha ricevuto una promozione per il suo lavoro come portavoce durante la guerra.
La maggior parte dei portavoce dell'Idf restano in carica per due anni. Hagari ha assunto il ruolo a marzo 2023 e si prevedeva che l'incarico sarebbe anche per lui durato per un periodo analogo. Resta tuttavia il fatto che, nonostante fosse diventato un portavoce popolare tra il pubblico, è trapelato che Hagari avrebbe avuto scontri con i vertici politici, in particolare il ministro della Difesa Israel Katz, Si pensa anche per questo - scrive il giornale israeliano - che Katz non abbia firmato la promozione di Hagari.
'Israele tenta di bloccare proiezioni di No other land'
L'organizzazione di base israelo-palestinese Standing Together ha denunciato i tentativi del governo israeliano di impedire la proiezione di No Other Land, un film sulla distruzione di Masafer Yatta nella Cisgiordania occupata, che ha appena vinto l'Oscar per il miglior documentario. "Da quando No Other Land ha vinto l'Oscar, il governo israeliano ha iniziato ad attaccare i suoi creatori e ha inviato una minaccia diretta ai cinema e agli istituti culturali affinché non lo proiettassero in Israele", ha detto Alon-Lee Green, co-direttore del collettivo, citato da Al Jazeera. "In risposta, Standing Together sta organizzando decine di proiezioni pubbliche in tutto il paese con migliaia di ebrei e palestinesi che si iscrivono. Non ci metteranno a tacere. Non cancelleranno la lotta contro l'occupazione."
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