/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Merz accelera, la Germania verso la Grosse Koalition

Merz accelera, la Germania verso la Grosse Koalition

'L'Afd vola, è l'ultima chiamata per il centro'. Ma l'Spd frena

BERLINO, 24 febbraio 2025, 21:47

Redazione ANSA

ANSACheck
Friedrich Merz © ANSA/EPA

Friedrich Merz © ANSA/EPA

Salta subito agli occhi, il futuro cancelliere tedesco ha un altro passo. E non è solo questione di stile. Friedrich Merz, che ieri ha vinto le elezioni in Germania, vuole iniziare le consultazioni il prima possibile, per non lasciare Berlino troppo a lungo senza un governo. E non mostra alcun dubbio sui colori, il leader dei conservatori in Germania punta tutto sui socialdemocratici dopo il mancato ingresso dei liberali (e del partito rossobruno Bsw) al Bundestag: "Abbiamo avuto un mandato chiaro e costruiremo una Grosse Koalition. I colloqui inizieranno nei prossimi giorni", ha affermato alla Konrad Adenauer Haus.


    La scadenza che si è dato è Pasqua, ha ripetuto Merz all'indomani del voto che gli ha consegnato un netto vantaggio sugli altri con il 28,6%. "Anche se la situazione è difficile, sono fiducioso che arriveremo a delle soluzioni. Afd ha preso esattamente il doppio dei voti dell'ultima volta (il 20,8%, ndr) e questo è l'ultimo segnale di allerta ai partiti del centro", ha avvertito. In gioco nei prossimi quattro anni, è insomma il messaggio, c'è la tenuta della democrazia tedesca.

Video Germania, Merz: 'Faremo la Grosse Koalition'

 


    Il Kanzler in pectore non perde tempo neppure in politica estera. Ha avuto una lunga telefonata con Emmanuel Macron, prima della sua bilaterale a Washington. E in serata c'è stata una telefonata di auguri della premier italiana Giorgia Meloni: la collaborazione sarà stretta, soprattutto sui migranti, per Palazzo Chigi. Le parole rivolte a Donald Trump sono molto nette: l'Europa non si lascerà intimidire, e si muoverà per badare a se stessa. Decidere le sorti di Kiev sulla testa di ucraini ed europei è "inaccettabile".
    Tornando alla politica tedesca, dove il voto ha decapitato i partiti del vecchio governo, al centro Willy Brandt, casa dei socialdemocratici, si mettono le mani avanti: "Che si arrivi alla costruzione di un governo e che l'Spd entri a farne parte non è deciso", ha scandito il presidente Lars Klingbeil, nominato capogruppo parlamentare per avviare il cambio generazionale annunciato a caldo della traumatica sconfitta (con appena il 16,4% dei voti raccolti). Accanto a lui Olaf Scholz si è detto pronto a fare il suo dovere "fino all'ultimo giorno".
    Merz però è certo di poter collaborare meglio con loro che con i Verdi: "Condividiamo gli obiettivi sul fronte industriale, e la manutenzione dei posti di lavoro nel Paese. E non vediamo questo in contrapposizione con la protezione climatica", è l'esempio.


    "Nessuno vuole chiudere le frontiere, nessuno", il chiarimento sui migranti, ma vanno protette meglio.
    Il rapporto di fiducia va ricostruito. Dopo lo strappo avvenuto in campagna elettorale, con l'apertura ai voti di Afd sulla stretta sul diritto d'asilo al Bundestag, all'ex avvocato milionario non basterà certo pretendere una coalizione. Merz ha però dedicato un passaggio anche alla "crisi quasi esistenziale" dei socialdemocratici: "Io non ho alcun interesse a distruggere l'Spd", forza politica fondamentale nella democrazia tedesca. Lo spirito costruttivo, calato nell'emergenza senza precedenti dell'ostentato disinteresse di Washington per la sicurezza dell'Europa, si evince anche dalla disponibilità del leader di approvare la riforma del freno al debito ancora prima di insediarsi. E questo per evitare che nella legislatura che lui guiderà di qui a poco venga a mancare la maggioranza qualificata dei due terzi, necessaria per modificare leggi costituzionali.


    Anche i Verdi, che con l'11,6% si vedono già all'opposizione, si sono mostrati disponibili. C'è tempo fino al 24 marzo, prima che il parlamento venga sciolto. E la Gemania vuole svincolarsi al pareggio di bilancio, eredità di Wolfgang Schaeuble, che lo impose all'epoca della crisi dell'euro.
    Il tratto è disinvolto anche in politica estera, Merz non sembra intimorito da Trump. Ci sono "evidenti segnali" che l'America abbia perso interesse per l'Europa, ha spiegato, e "anche se sono ancora convinto che riusciremo a persuadere gli americani del fatto che l'Europa sia di loro interesse, dobbiamo confrontarci con lo scenario peggiore". L'Ue dovrà parlare "ad una sola voce" su dazi e Ucraina. Non basta. Il futuro Kanzler ha già comunicato il prossimo invito a Netanyahu a Berlino, liquidando le riserve sull'ordine di arresto della Corte penale internazionale: "È assurdo che il presidente israeliano non possa visitare la Germania". 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza