/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Tre anni fa l'invasione russa, Von der Leyen: l'Ue accelererà l'invio di armi all'Ucraina

Tre anni fa l'invasione russa, Von der Leyen: l'Ue accelererà l'invio di armi all'Ucraina

Zelensky: sono pronto a dimettermi subito se Kiev entra nella Nato, a Trump chiedo garanzie e lo voglio incontrare prima che veda Putin

ROMA, 24 febbraio 2025, 01:56

Luca Mirone

ANSACheck
Von der Leyen © ANSA/EPA

Von der Leyen © ANSA/EPA

L'Ue "deve accelerare l'invio di munizioni e armi" all'Ucraina e "questo sarà il cuore del nostro lavoro nelle prossime settimane". Lo ha detto Ursula von der Leyen durante il suo viaggio a Kiev parlando con l'European Newsroom, della quale l'ANSA è parte. "Aumenteremo le sanzioni punitive contro la Russia, anche se dimostrerà una reale volontà a trovare un accordo per una pace duratura", ha sottolineato la Von der Leyen aggiungendo anche che l'Ue "ha preparato un pacchetto per la sicurezza energetica". "L'Ucraina è l'Europa. La nostra stretta partnership è nell'interesse", ha rimarcato la presidente della Commissione europea. 

 

Ogni ostacolo va rimosso per arrivare a una pace giusta per l'Ucraina. E se l'ostacolo è Volodymyr Zelensky, il presidente è pronto a fare un passo indietro. Dimettendosi, anche "immediatamente", in cambio di un'adesione di Kiev alla Nato. E se l'Alleanza Atlantica resta un miraggio, Zelensky guarda con più pragmatismo alle realistiche garanzie di sicurezza che potranno offrire gli Stati Uniti, in cambio dello sfruttamento delle enormi risorse minerarie ucraine. Da qui il nuovo appello a Donald Trump: "Voglio incontrarlo prima che lui veda Vladimir Putin". Alla vigilia del terzo anniversario dell'inizio dell'invasione russa, 

Zelensky si è concesso ai cronisti per un lungo confronto sulle prospettive dell'Ucraina, stretta tra Usa e Russia, che hanno iniziato a negoziare tra loro escludendolo. "Sarei felice di rinunciare alla presidenza se fosse per la pace dell'Ucraina e posso anche scambiare la mia posizione con l'adesione dell'Ucraina alla Nato", è stata una delle sue prime risposte. Per lanciare un messaggio a Putin, che non vuole trattare con lui perché lo considera illegittimo, ma anche a Trump, che lo ha definito un "dittatore non eletto", visto che la consultazione presidenziale è stata congelata a causa della guerra. Zelensky ha assicurato di non essersi offeso per le parole di Trump, perché dal presidente americano sono ben altre le cose che è interessato a sentire. "Voglio che ci sia comprensione reciproca", quindi gli Usa devono capire che l'Ucraina ha bisogno di garanzie di sicurezza per non rischiare una nuova invasione russa una volta che verrà siglato un cessate il fuoco. In cambio di questa protezione, Kiev ha molto da offrire, a partire dalle terre rare. 

 

Per la Casa Bianca l'accordo può essere chiuso la prossima settimana, e anche Zelensky ha confermato che ci sono "stati progressi" nel negoziato. Anche se la richiesta di 500 miliardi di dollari viene ancora ritenuta eccessiva: "Non firmerò qualcosa che sarà pagato da dieci generazioni di ucraini", ha assicurato il presidente, che vuole discuterne faccia a faccia con Trump prima che quest'ultimo veda Putin in una data ancora da fissare. Riguardo alle garanzie di sicurezza Zelensky punta molto anche sull'Europa e ha detto di aspettarsi una "svolta" dall'incontro a Kiev con i leader dell'Ue, a partire da Ursula von der Leyen e Antonio Costa. Una delle proposte in campo formulate da Londra e Parigi è una forza di peacekeeper europei con trentamila uomini, che però dovrebbero essere protetti da uno scudo americano.

Al momento, comunque, l'unica svolta è quella impressa da Trump con la ripresa dei contatti con Putin. Un dialogo, non a caso, definito "promettente" dal Cremlino, mentre il viceministro degli Esteri Serghei Ryabkov ha annunciato un secondo round di incontri tra russi e americani, dopo quello ospitato a Riad con Serghei Lavrov e Marco Rubio nei giorni scorsi. Il nuovo meeting, a livello di "capi dipartimento" dei ministeri degli Esteri, avverrà "alla fine della settimana". Dagli Stati Uniti la Russia ha già ottenuto molto in termini politici. Washington ha infatti chiesto a Kiev di ritirare la sua bozza annuale di risoluzione in Assemblea Generale che, come ad ogni anniversario dall'invasione, ripete la richiesta di ritiro incondizionato dei russi. All'Onu, inoltre, gli americani hanno proposto una risoluzione in cui si chiede la fine della guerra, senza menzionare l'integrità territoriale ucraina. Di integrità territoriale, ormai, parla soltanto il segretario generale Antonio Guterres, mentre un messaggio forte per l'Ucraina è stato lanciato dal Papa. Nell'Angelus, diffuso in forma scritta a causa del suo ricovero in ospedale, Bergoglio ha definito "il terzo anniversario della guerra su larga scala contro l'Ucraina" come "una ricorrenza dolorosa e vergognosa per l'intera umanità". Ma la guerra, a dispetto degli appelli del pontefice, continua ad infuriare. Sabato notte le forze russe hanno lanciato il più pesante attacco coordinato di droni su tutta l'Ucraina. Il comando dell'aeronautica militare di Kiev ha parlato di un numero "record" di 267 droni, 138 dei quali sarebbero stati intercettati. Con forti esplosioni avvertite anche a Kiev. "Terrore aereo", ha denunciato Zelensky.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza