Israele rimarrà in Libano in "cinque punti strategici che controllano le comunità nel Libano meridionale e le nostre comunità al confine", oltre la linea di demarcazione Onu. Lo afferma un funzionario israeliano, confermando i precedenti rapporti riguardanti il ritiro israeliano pianificato per domani. Lo riporta il Times of Israel.
"Allo stesso tempo - promette il funzionario - Israele continuerà a far rispettare con vigore il cessate il fuoco in Libano, come è stato chiaramente dimostrato finora, anche oggi".
Oggi, infatti, l'esercito israeliano (Idf) ha annunciato su Telegram che oggi "i jet da combattimento dell'Iaf (l'Aeronautica militare, ndr) hanno colpito ed eliminato il terrorista Muhammad Shaheen nella zona di Sidone", a sud di Beirut, in un'operazione congiunta con le forze di sicurezza.
"Shaheen era a capo del Dipartimento operativo di Hamas in Libano", prosegue il messaggio, ed "è stato eliminato dopo aver pianificato di recente attacchi terroristici, diretti e finanziati dall'Iran, dal territorio libanese contro i cittadini dello stato di Israele - conclude il comunicato stampa -. Shaheen era una fonte significativa di conoscenza all'interno dell'organizzazione terroristica ed è stato responsabile durante la guerra di vari attacchi terroristici e lanciarazzi diretti ai civili israeliani".
Da parte sua, il presidente del Libano, Joseph Aoun, ha detto che "temiamo che un ritiro completo (delle truppe israeliane) non sarà raggiunto domani". "La cosa importante è raggiungere il ritiro israeliano e il disarmo di Hezbollah: queste sono parte delle soluzioni su cui i libanesi sono d'accordo", ha aggiunto, secondo una dichiarazione della presidenza.
Se Israele non effettuerà domani un ritiro totale dal Libano, Beirut "procederà per via diplomatica, perché il Paese non può più tollerare un nuovo conflitto", ha aggiunto Aoun. "L'opzione guerra non funziona", ha sottolineato il presidente libanese, assicurando che l'esercito libanese "è pronto a essere schierato nei villaggi da cui gli israeliani si ritireranno".
L'Iran vuole essere presente ai funerali di Nasrallah, ma non ci sono voli
Intanto, l'Iran ha annunciato una partecipazione di "alto livello" ai funerali, in programma a Beirut il 23 febbraio, del segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ucciso in un raid di Israele il 27 settembre scorso.
"Questa cerimonia è molto importante e vi parteciperemo sicuramente ad alto livello", ha annunciato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baghaei, come riferisce Mehr, durante una conferenza stampa a Teheran.
Ma le autorità libanesi, da parte loro, hanno affermato di aver esteso a tempo indeterminato la sospensione dei voli in entrata e in uscita verso l'Iran, dopo aver inizialmente impedito agli aerei iraniani di atterrare a Beirut fino al 18 febbraio.
Le autorità hanno deciso di "incaricare il ministro dei Lavori Pubblici e dei Trasporti di estendere il periodo di sospensione dei voli da e per l'Iran", ha detto ai giornalisti la portavoce della presidenza libanese Najat Charafeddine, senza specificare quando i voli sarebbero ripresi.
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