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Zelensky: 'Pronto ad ogni dialogo con garanzie da Usa e Ue'

Zelensky: 'Pronto ad ogni dialogo con garanzie da Usa e Ue'

Fonti Nato, 'il piano Trump per l'Ucraina non è pronto'. Mosca, 'dagli Usa nessun cambiamento concreto sull'Ucraina'

ROMA, 10 febbraio 2025, 17:09

Redazione ANSA

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Zelensky:  'Pronto ad ogni dialogo con garanzie da Usa e Ue ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Zelensky: 'Pronto ad ogni dialogo con garanzie da Usa e Ue ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Se avessi la consapevolezza che l'America e l'Europa non ci abbandoneranno, ci sosterranno e forniranno garanzie di sicurezza, sarei pronto a qualsiasi formato di dialogo": così, in un'intervista alla tv britannica Itv ripresa dal Guardian, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato la telefonata tra Donald Trump e Putin sulla fine del conflitto.

"Un conflitto congelato - ha affermato - porterà a più aggressioni ancora e ancora. Chi vincerà i premi e passerà alla storia come vincitore? Nessuno. Sarà una sconfitta assoluta per tutti, sia per noi, come è importante, sia per Trump", ha detto il leader ucraino.

Trump, ha detto Zelensky come riporta Reuters online, "non ha bisogno solo di porre fine alla guerra, ha bisogno di agire in modo che Putin non abbia più alcuna possibilità di muoverci guerra. Questa è la cosa principale e tutti dovrebbero riconoscerlo. Sarebbe una vittoria".

Il leader ucraino ha affermato che Kiev non vuole che si ripeta l'esperienza degli accordi di pace e dei colloqui che non hanno prodotto risultati negli anni prima all'invasione su vasta scala di Mosca del febbraio 2022. E questo, ha detto, significa mettere in atto garanzie di sicurezza. "Se ci sono garanzie di sicurezza, allora possiamo parlare di una fine della 'fase calda' della guerra. Dovete capire che abbiamo bisogno di sapere esattamente come finirà questa guerra. Che siamo tutti dalla stessa parte dell'America e dell'Europa", ha detto. 

   Il piano-Trump per la pace in Ucraina "non è ancora pronto" e non sarà presentato "questa settimana", né a Bruxelles dove si terrà la ministeriale Difesa della Nato - e vi sarà il debutto del capo del Pentagono Pete Hegseth - né a Monaco, dove JD Vance guiderà la delegazione Usa alla Conferenza sulla Sicurezza. Lo afferma un alta fonte diplomatica alleata. "Il generale Keith Kellogg verrà al quartier generale della Nato nella seconda metà di febbraio per una serie d'incontri e solo dopo il piano sarà maturo", spiega. "Trump è l'unico che può influenzare Putin, è un bene che si parlino, ma non ci può essere un accordo senza l'Europa"

   "Per quanto i segnali possano essere importanti", Mosca non vede "alcun cambiamento" concreto nella politica americana a proposito dell'Ucraina, soprattutto perché "l'assistenza a Kiev continua" da parte di Washington. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov, citato dalle agenzie russe, dopo che il presidente Usa Donald Trump ha detto di aver parlato al telefono con quello russo Vladimir Putin.

   "I segnali, per quanto possano essere importanti, potrebbero essere di qualsiasi tipo, ma in sostanza - ha detto Ryabkov in una conferenza stampa - non vediamo alcun cambiamento nel corso che Washington ha seguito negli ultimi tempi: l'assistenza a Kiev continua. E non si stanno affatto indebolendo i tentativi di presentare la questione in modo tale che Mosca dovrebbe fare concessioni e compromessi se è interessata a un qualche tipo di accordo". Commenti analoghi sono stati fatti da un altro vice ministro degli Esteri, Mikhail Galuzin, in un'intervista all'agenzia Ria Novosti. "E' importante - ha detto Galuzin - che le parole siano sostenute da passi concreti che tengano in considerazione i legittimi interessi russi, dimostrando la volontà di eliminare le cause di fondo della crisi e riconoscano le nuove realtà. Ma nessuna proposta specifica di questa natura è stata finora ricevuta". Secondo Galuzin, "le due cause principali (del conflitto) sono l'espansione della Nato e le violazioni dei diritti dei residenti in Ucraina di etnia e di lingua russa". Senza eliminare queste cause, ha insistito il vice ministro russo, "avremo una tregua temporanea o un congelamento del conflitto, con la sua inevitabile ripresa, e questo è inaccettabile per la Russia". "Senza risolvere i problemi che sono le cause profonde di ciò che sta accadendo, non sarà possibile raggiungere un accordo", ha detto anche Ryabkov. "Pertanto - ha concluso - i palliativi, le mezze misure non sono la strada che siamo disposti a percorrere".

   Il primo ministro polacco Donald Tusk ha annunciato un piano di investimenti record del valore di 155 miliardi di euro per il 2025, volto a rafforzare la sicurezza della Polonia nel contesto della guerra in Ucraina e a stimolare la crescita. "Non c'è mai stato un tale importo nella storia dell'economia polacca" per la spesa di investimento, ha sottolineato Tusk in un discorso a Varsavia.

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