Un affresco del IV secolo avanti
Cristo scoperto in una tomba a Capua e giunto nell''800 in
Russia, è esposto per la prima volta al pubblico nel Museo
Pushkin di Mosca, dopo essere stato sottoposto a un'attenta
opera di restauro. 'Il ritorno del guerriero' è il nome dato a
questo reperto, che dal 4 febbraio al 30 marzo potrà essere
ammirato in una sala del Pushkin, dopo essere stato conservato
negli scantinati del Museo della regione di Voronezh per circa
un secolo.
La lastra di tufo intonacata raffigura un giovane guerriero
equestre con barba e rigogliosi capelli ricci. La sua testa,
tuttavia, non è coperta da un elmo e dall'arma è visibile solo
una lancia, dalla quale pende una tunica bianca macchiata di
sangue: un trofeo catturato a un nemico ucciso. A causa dello
stato frammentato dell'affresco, non è noto se il guerriero
fosse accompagnato da altre figure, ma il motivo del ritorno con
un trofeo indica il raggiungimento dello status di eroe.
Scoperto nel novembre del 1871 sul territorio dell'antica
Capua (la moderna Santa Maria Capua Vetere), il frammento fu
acquistato per la collezione privata della famiglia Doria, che
poi, attraverso la mediazione dell'archeologo e mercante d'arte
Wolfgang Helbig, lo vendette al museo dell'Università di Tarfu
in Estonia, allora parte dell'Impero zarista. Dopo la
rivoluzione del 1917, l'affresco finì nel museo dell'Università
di Voronezh in Russia, dove da allora è rimasto. Il cattivo
stato di conservazione, con diversi strati di polvere e una
crepa, lo avevano fatto considerare fino ad ora inadatto
all'esposizione. Ma il suo aspetto è cambiato con un restauro
compiuto tra il 2023 e il 2024 presso il Centro scientifico
panrusso di arte e riproduzione Grabar. "Questo dipinto ha una
freschezza sorprendente e ti permette di sentire letteralmente
il movimento del pennello dell'antico maestro, di percepirne la
sua presenza", ha detto il responsabile del restauro, Alexander
Gormatyuk.
"E' come se questo cavaliere sannita tornasse dalle
profondità del tempo, quando fu creato, due millenni e mezzo fa,
da un anonimo maestro, ed ora compare davanti ai visitatori
quasi nella sua originale vividezza di colori", affermano i
responsabili del Museo Pushkin.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA