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Liberi altri 3 ostaggi, Yarden Bibas solo senza i figli

Liberi altri 3 ostaggi, Yarden Bibas solo senza i figli

Un palco sul mare per Siegel, 183 detenuti fuori. Bibi da Trump

TEL AVIV, 02 febbraio 2025, 08:05

Silvana Logozzo

ANSACheck
Hamas organizza rilascio ostaggi senza calca e grida © ANSA/AFP

Hamas organizza rilascio ostaggi senza calca e grida © ANSA/AFP

 Di nuovo uno shabbat di sole e brezza mite, nella cornice si muove una fila di pickup bianchi carichi di miliziani armati appesi a grappolo sui lati: come 484 giorni fa, quando foto speculari mostravano Hamas mentre assaltava Sderot, falciando i passanti indiscriminatamente. Questa volta la scena è al sud di Gaza, a Khan Younis, dove i terroristi si sono raccolti in un grande spiazzo sterrato, in mezzo alle rovine di guerra, dove hanno allestito fin dal primo mattino il palco per la liberazione di due degli ostaggi israeliani catturati il 7 ottobre 2023.

 

Primo a salire sul tavolato rudimentale il rapito con cittadinanza franco-israeliana Ofer Calderon, alle spalle un grande telo con i volti dei leader dell'organizzazione islamista uccisi dall'Idf, a cominciare dal capo militare Muhammed Deif. L'ostaggio, 54 anni, dimagrito ma in buona forma, ha salutato secondo copione tenendo in una mano il certificato-farsa di rilascio, mentre una folla composta lo guardava a distanza di sicurezza: secondo le direttive di Hamas che non solo ha evitato le scene drammatiche al limite del linciaggio di giovedì, quando sono stati rilasciati Arbel Yehud e Gadi Moses, ma ha mostrato chi comanda sui cittadini.

Poi è toccato a Yarden Bibas, 35 anni, il padre dei due bambini Kfir e Ariel, di 2 e 5 anni, e marito di Shiri, che avrebbero dovuto tornare in libertà per primi. Apatico, distante, Yarden si è mosso lentamente in mezzo ai miliziani, nella prima prova di vita fuori dalla prigionia, inconsapevole della reale sorte dei figli e della moglie. Nel novembre 2023 i miliziani gli dissero - riprendendolo in un video poi reso pubblico - che la sua famiglia era morta in un bombardamento israeliano. Sabato mattina Yarden era ancora fermo a quella notizia.

Poi, i familiari gli hanno detto della "forte preoccupazione delle autorità" per i suoi cari, ma anche che l'Idf non ha trovato alcuna prova che la sua famiglia non sia più in vita. Yarden ha poi ritrovato un sorriso incerto, un diverso impulso vitale, nell'emozione dell'incontro con il padre e la sorella.

 

Video Israele, Yarden Bibas e Ofer Calderon riabbracciano le loro famiglie

 

Intanto la sceneggiatura scritta dai comunicatori di Hamas si era spostata sul porto di Gaza. Dove su un vero palco preparato di fronte al mare luccicante, con il vento leggero che agitava le bandiere verdi e della Palestina, i fondamentalisti hanno accompagnato tenendolo per le braccia il 65enne israelo-americano Keith Siegel. Fortemente dimagrito, molto pallido, con un cappellino e due buste di 'souvenir' dalla Striscia, di cui una, secondo Walla, per la moglie Aviva rilasciata durante la prima tregua ma senza regali dei terroristi. Ha salutato pure lui i gazawi schierati a distanza, alle spalle un grande telo e la scritta anche in inglese "Il sionismo nazista non vincerà", ripreso non solo dai reporter di al Jazeera, ma pure questa volta dagli operatori dell'ufficio propaganda di Hamas.

 

Video e foto sono entrati nelle case di tutti i Paesi arabi, oltre che in Israele. Consegnati dalla Croce Rossa all'Idf, gli ostaggi sono stati portati prima alla struttura dell'esercito a Reem e dopo in elicottero negli ospedali. Riabbracciando il padre, le figlie Ilan, Gal e Shir Siegel all'ospedale Ichilov hanno esclamato: "Papà, sei tornato, che campione che sei sopravvissuto". Nel filmato diffuso dalle autorità, anche Calderon ha ritrovato i suoi figli, due dei quali erano stati presi in ostaggio e liberati durante il primo cessate il fuoco: "Sono qui. Ho promesso che sarei tornato. Non mi sono arreso", ha detto Ofer stringendoli forte. "Ofer, Yarden, Keith, quanto è bello rivedervi a casa", ha dichiarato il premier Benyamin Netanyahu. "In queste ore, tutti i nostri pensieri sono con Shiri, Ariel e Kfir Bibas: sono con loro e con tutti i rapiti, sia vivi che morti, che non sono tornati in Israele", ha aggiunto. Nello scambio con i rapiti, Israele ha scarcerato 183 detenuti palestinesi.

 

Secondo le autorità palestinesi, in 18 stavano scontando l'ergastolo. Oltre 100 provenivano dalla Striscia ed erano stati arrestati dopo il 7 ottobre e trattenuti senza processo. Ora, altri dodici ostaggi vivi dovrebbero essere liberati nei successivi round della fase uno. La prossima settimana inizieranno i negoziati per la seconda parte del piano che dovrebbe portare al rilascio di altri 24 ostaggi ancora in vita. In cambio L'Idf dovrebbe ritirarsi completamente da Gaza, compreso il corridoio di Filadelfia al confine tra Gaza e l'Egitto. Nelle prossime ore Benyamin Netanyahu volerà a Washington per incontrare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il primo leader straniero ad essere ricevuto alla Casa Bianca dopo il giuramento: sul tavolo la seconda fase dell'intesa con Hamas. Mentre si allarga a cinque Paesi il fronte arabo che non intende dare seguito all'idea del tycoon di deportare i palestinesi fuori dalla Striscia durante la sua ricostruzione. 

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