La pratica di concedere la grazia ai
detenuti che si arruolano per combattere in Ucraina "non prevede
eccezioni" in base alla "risonanza" dei casi. Lo ha detto oggi
il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito alla vicenda
di Serghei Khadzhikurbanov, condannato a 20 anni per l'omicidio
della giornalsita Anna Politkovskaya e graziato dopo avere
combattuto per sei mesi in Ucraina. Lo riferisce l'agenzia
Interfax.
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