Tornano a far capolino fra i
commentatori britannici di cose reali gli interrogativi sulla
tenuta fisica di Elisabetta, se non sulla sua salute, dietro i
titoli entusiasti dei tabloid che sottolineano oggi il trionfo
di popolo tributato ieri alla sovrana 96enne nella prima
giornata di celebrazioni pubbliche del Giubileo di Platino dei
suoi 70 anni di regno da record.
L'apparizione sul balcone di Buckingham Palace al centro
della scena, momento simbolico clou dei festeggiamenti al
culmine della parata di Trooping the Colour, domina la scena nei
titoli di stamane; ma la rinuncia annunciata ieri sera in
extremis alla partecipazione alla liturgia di ringraziamento del
Giubileo in programma nella tarda mattinata di oggi nella
cattedrale di St.Paul - con l'attesa presenza anche del principe
ribelle Harry, tornato nel Regno per l'occasione con la consorte
Meghan e i piccoli Archie e Lilibet Diana - fa riflettere.
L'interpretazione prevalente è che Elisabetta sia
inevitabilmente provata dalle fatiche di ieri, aggravate dai
problemi di mobilità pubblicamente confessati negli ultimi mesi.
L'espressione usata dal palazzo nel comunicato in cui è stato
formalizzato questo ennesimo forfait recente fa riferimento in
effetti a un certo "discomfort": quindi non un malore, bensì -
apparentemente - un malessere passeggero frutto di stanchezza.
Un affaticamento, insomma, che non le ha impedito anche dopo
l'annuncio di farsi vedere di nuovo in pubblico ieri sera
all'interno del parco del castello di Windsor, per l'accensione
di un falò che ha dato il via a uno spettacolo luminoso globale
in suo onore organizzato contemporaneamente in 3000 diverse
località del Regno Unito e delle nazioni del Commonwealth. Ma ha
evidentemente suggerito di evitarle l'ulteriore strapazzo di un
nuovo spostamento oggi nel cuore di Londra e d'un lungo rito
pubblico in chiesa.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA