(di Valeria Robecco) - Seduta straordinaria all'Assemblea Generale dell'Onu: sugli scranni per tre giorni siedono i diplomatici del futuro, duemila studenti da tutto il mondo, di cui la meta' italiani, arrivati a New York per il 'Change the World Model UN' (CWMUN), la tre giorni in cui i ragazzi lavorano nelle commissioni simulando i lavori delle Nazioni Unite. Sul palco sono salite per la cerimonia inaugurale due atlete d'eccezione, la tuffatrice Tania Cagnotto e la campionessa paralimpica Bebe Vio, mentre per la serata di chiusura, arriva il ministro degli esteri Angelino Alfano.
L'iniziativa, organizzata dal catanese Claudio Corbino con l'associazione Diplomatici, e' arrivata alla sua settima edizione.
"E' bello essere qui, tanti ragazzi hanno la mia eta', mi sembra di far parte del gruppo, e c'e' anche una mia amica", racconta all'ANSA Bebe Vio. "Il mio messaggio per loro e' di darsi da fare tantissimo, e' importante a questa eta' rendersi conto che puoi cambiare qualcosa se ti impegni veramente - continua - tornassi indietro, se potessi farei anche io una esperienza del genere". L'atleta paralimpica spiega che per lei e' fondamentale avere un obiettivo, ma soprattutto essere in squadra: "nessuno va da nessuna parte senza la propria squadra, anche nei nostri sport, che possono sembrare individuali, in realta' c'e' un gruppo di persone enorme dietro". E parlando di obiettivi, Bebe scherzando dice che ormai le "manca solo un incontro la Regina Elisabetta, dopo Papa Francesco e l'ex presidente Usa Barack Obama...". In realta', nel breve periodo, spiega che ha iniziato uno stage come grafica, e' andata a vivere da sola e l'anno prossimo vuole trasferirsi a Milano per frequentare l'universita'. A livello sportivo, invece, c'e' il mondiale: "e' molto importante per noi come gara a squadre, e sogniamo tanto l'oro".
"Nello sport ho imparato prima di tutto a non arrendermi alle prime difficolta', e questo credo sia importante anche nel mondo del lavoro - aggiunge Cagnotto - Poi e' fondamentale avere una passione nella vita, anche per evitare di perdersi in tentazioni o rischi". Per Corbino, invece, il messaggio piu' forte da dare agli studenti "non e' quello di insegnare loro qualcosa, quanto piuttosto spiegare che possono riuscire in quello in cui credono". Questo periodo di formazione, aggiunge, e' incentrato sul metodo 'learning by doing, ossia "i ragazzi non si limitano ad ascoltare quello che dicono i grandi maestri, ma mettono in pratica costantemente quello che hanno imparato".
In apertura e' intervenuto anche l'ambasciatore Sebastiano Cardi, rappresentante permanente al Palazzo di Vetro, spiegando che "l'Onu fa quello che gli Stati membri non possono fare da soli". "All'Onu si lavora per vedere il fenomeno migratorio come qualcosa di positivo - continua - L'Italia fa la sua parte in termini di solidarietà, salvando vite in mare, ma anche in termini di contributo alla soluzione delle cause profonde, tramite il suo lavoro in Consiglio di Sicurezza", di cui quest'anno è membro non permanente.
Tra gli altri ospiti ci sono il Goodwill Ambassador di Diplomatici Marco Tardelli, il magistrato Giuseppe Ayala (che lavoro' nel pool antimafia con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino), e il fondatore di Eataly Oscar Farinetti.
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