In un'intervista a La Repubblica il
segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri afferma di non vedere
la premier Giorgia Meloni "da novembre, da quando le ho regalato
la calcolatrice per fare bene di conto sui tagli alla sanità in
manovra. Da allora stipendi e pensioni non sono aumentati. Si
continua a morire di lavoro, ma neppure una patente a punti è
stata ritirata, nessuna azienda punita. Le famiglie e le imprese
soffrono per le bollette. E il governo si è dimenticato del
lavoro".
Da qui la proposta del leader della Uil: "Bastano due norme
semplici per rafforzare l'accordo interconfederale del 2021,
firmato da tutti. La prima: obbligo delle imprese di comunicare
all'Inps gli iscritti al sindacato. La seconda: voto in tutte le
aziende private, come già nel pubblico, ogni 3-4 anni per
scegliere i propri rappresentanti sindacali". Questo "significa
misurarsi. Sapere chi rappresenta chi. E poi spazzare via i
contratti pirata e estendere erga omnes i contratti collettivi
nazionali".
Secondo Bombardieri la proposta di legge della Cisl sulla
partecipazione "è una scatola vuota. Ricordo che la Uil parla di
partecipazione dal 1970. Il testo approvato alla Camera è stato
stravolto dalla maggioranza. E rappresenta una picconata al
sistema delle relazioni industriali". La spaccatura con la Cisl
è "dolorosa. È chiaro che c'è divisione sui temi. La nostra
priorità sono i salari. Ma ne abbiamo superate tante, supereremo
pure questa". Intanto oggi arriva il decreto Bollette: "Un
pannicello caldo. Non si risolvono i problemi strutturali".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA