Con oltre 100mila passaggi nei 4
giorni, grande il successo della nuova edizione di CioccolaTò,
che ha avuto come principale location piazza Vittorio Veneto a
Torino da giovedì 27 febbraio a domenica 2 marzo, con 70 stand e
circa 50 produttori di cioccolato. Lo sottolinea la Camera di
Commercio di Torino che considera "fondamentali per la riuscita
della rassegna anche gli eventi collaterali e le iniziative
diffuse", con 70 appuntamenti.
Dal questionario diffuso da Turismo Torino tra gli
espositori in piazza è emerso un giudizio globale più che
positivo sulla nuova edizione di CioccolaTò (punteggio 4 su 5) e
sull'organizzazione dell'evento (5 su 5). Apprezzati gli
allestimenti e i servizi messi a disposizione degli espositori.
Positivi i giudizi sulla nuova location e sul periodo: qualcuno
suggerisce una data più in prossimità a San Valentino, un
prolungamento dell'orario il venerdì e il sabato sera o
addirittura un evento su due weekend. Per tutti gli espositori
interpellati, ottime vendite, con risultati superiori alle
aspettative. Molti i banchi rimasti senza merce a fine evento:
molti espositori hanno dichiarato di aver superato i tre
quintali di merce. Tra i prodotti più venduti gianduiotti,
tavolette di cioccolato e alcune specialità spesso create ad hoc
per l'evento come tartufi, drages e creme spalmabili, baci di
dama e tris di torte. Tutti gli espositori dicono di voler
partecipare alla prossima edizione.
Tanti gli eventi: 19 visite guidate, 18 tour, 20 talk, 24
tra showcooking e masterclass con degustazione, laboratori per
bambine e bambini ogni giorno e due mostre nelle sedi di Palazzo
Saluzzo Paesana e Gallerie d'Italia con 40 appuntamenti andati
sold-out. Affollati i tram che hanno proposto due diversi
itinerari in centro con degustazioni. I 62 eventi che hanno
previsto una donazione all'Istituto per la Ricerca sul Cancro di
Candiolo hanno raccolto, in totale, 4.300 euro.
Tra il pubblico predominanza di giovani sotto i 25 anni
(50,1%), studenti (49,30%) e persone con un livello di
istruzione medio-alto. La maggior parte proviene da Torino e dal
Piemonte (93,19%).
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