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L'Umbria conquista i turisti, l'enogastronomia al centro

L'Umbria conquista i turisti, l'enogastronomia al centro

Indagine dell'Isnart presentata nell'ambito di 'Nero Norcia'

PERUGIA, 01 marzo 2025, 16:23

Redazione ANSA

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Il turismo in Umbria nell'estate 2024 ha visto una crescita dell'attrattività della regione, con i prodotti tipici come olio, tartufo, cioccolato e birra a trainare la domanda. Un'indagine condotta da Isnart proprio su questi quattro prodotti tipici su oltre 30.000 turisti e 9.000 imprese fotografa un settore in evoluzione Il report dell'Isnart - società nata dal Sistema camerale per affiancare il comparto turistico italiano nella comprensione dei nuovi fenomeni e nel miglioramento del livello di competitività - è stato presentato a Norcia, nell'ambito della manifestazione "Nero Norcia" di valorizzazione del tartufo, dalla Camera di commercio dell'Umbria nell'ambito del Progetto Fenice, nato dalla collaborazione fra Camera di commercio dell'Umbria, Università per Stranieri di Perugia, Comune di Norcia, Scuola umbra di amministrazione pubblica. Il titolo del report è "Le eccellenze della filiera agro-alimentare umbra come 'giacimenti' di un nuovo turismo esperienziale: birra, cioccolato, olio extra vergine d'oliva e tartufo". A illustrarlo è stata Adriana Mari dell'Isnart.
    Il Progetto Fenice è un imponente programma sostenuto dal dipartimento per la coesione territoriale, che ha stanziato 5 milioni di euro per la rigenerazione di Norcia e della Valnerina, aree colpite dal terremoto del 2016.
    I dati mostrano che il 40,1% dei visitatori appartiene alla generazione Y (Millennials), un dato superiore alla media italiana del 37,1%. Il 27,7% ha un livello di istruzione pari alla laurea (contro il 31,4% della media nazionale), mentre il 62,2% dichiara di avere una situazione economica medio-alta, ben superiore al 39,9% della media italiana.
    L'indagine - riferisce la Camera di commercio in una sua nota - evidenzia come l'enogastronomia giochi un ruolo chiave nelle scelte dei turisti. Più di un turista su cinque ha scelto l'Umbria per motivazioni legate ai prodotti agroalimentari tipici, mentre quasi uno su tre ha privilegiato la regione per l'offerta di ristorazione d'eccellenza.
    L'8,8% dei turisti ha acquistato prodotti tipici locali, il 6,1% ha partecipato a eventi enogastronomici, il 9,5% ha scelto di cenare in ristoranti stellati o gourmet, il 13,9% ha visitato cantine, frantoi e strade del vino e dell'olio, l'8,9% ha partecipato attivamente a fasi della produzione agroalimentare.
    Il giudizio sulla qualità dell'offerta enogastronomica è estremamente positivo, con un punteggio di 8,1/10 per la qualità del cibo e delle bevande e di 8,3/10 per la ristorazione nel suo complesso.
    L'analisi delle spese dei visitatori conferma il ruolo centrale dell'enogastronomia. La spesa media pro capite giornaliera è così suddivisa: 26 euro per ristoranti e pizzerie; 13,90 per cibi e bevande acquistati in negozi e supermercati; 24,40 per l'acquisto di prodotti enogastronomici tipici; 7,60 per consumazioni in bar, caffè e pasticcerie.
    Isnart ha condotto un'indagine specifica su 500 imprese della filiera turistica umbra tra novembre e dicembre 2024. I risultati mostrano una chiara segmentazione della clientela: il 32% delle strutture ospita prevalentemente turisti enogastronomici; il 29% attira visitatori per eventi; il 28,3% accoglie turisti interessati al patrimonio culturale; l'11% si rivolge a chi cerca un turismo naturalistico. I canali di comunicazione più utilizzati sono i social network (43%) e i siti web ufficiali (25%).
    L'indagine Isnart - sottolinea la nota - offre una fotografia chiara di un settore turistico in forte sviluppo, trainato dall'enogastronomia e da un'alta qualità dei servizi.
    "La Camera di Commercio dell'Umbria - sottolinea nella nota il suo presidente, Giorgio Mencaroni - sta approfondendo sempre più il valore dei motori turistici della regione e, tra questi, ha focalizzato l'attenzione sul turismo enogastronomico, con report approfonditi e scientificamente solidi che scandagliano il traino turistico complessivo dei prodotti tipici, ma anche quello di ciascun prodotto, per centrare sempre meglio le attività di promozione - anche nella loro segmentazione per tipi di turisti, fasce di età così via - e valorizzazione, mettendo in evidenzia potenzialità, limiti da superare, attività da incentivare, aiutando così ad orientare anche il marketing territoriale delle istituzioni e quello delle imprese. Aver presentato questa nuova indagine nel contesto del Progetto Fenice e in occasione di 'Nero Norcia' è, in questo contesto, molto importante per scandagliare le vie del rilancio economico e sociale di un'area duramente colpita dall'ultimo terremoto".
   
   

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