Si chiude con un saldo positivo
tra iscrizioni e cessazioni di imprese pari a 122 unità il
secondo trimestre 2021, ma la situazione occupazionale nella
provincia messinese fotografa un quadro desolante: - 7.858 posti
di lavoro rispetto al II trimestre 2020 e 6.588 in meno rispetto
al I trimestre 2021. Un dato, fornito dalla camera di commercio,
estremamente preoccupante che si registra fortemente negativo in
quasi tutti i settori, in particolare in "Attività dei servizi
di alloggio e di ristorazione", "Agricoltura, silvicoltura
pesca" e "Commercio". Da aprile a giugno 2021, a fronte di 691
nuove iscrizioni, sono state denunciate 569 cessazioni, che
hanno portato lo stock complessivo di imprese a 63.210. Un dato
che va letto, comunque, tenendo presente la contrazione dei
posti di lavoro: oltre 6000 in meno rispetto ai primi tre mesi
del 2021 e oltre 7.800 in meno rispetto allo stesso periodo
dello scorso anno. La perdita più consistente di addetti
rispetto al I trimestre del 2021 si registra nel settore
Attività di servizi di alloggio e ristorazione: - 3.224 (- 3998
rispetto al II trimestre 2020);Agricoltura, silvicoltura pesca:
- 1.469 (- 1321 rispetto al II trimestre 2020); Commercio
all'ingrosso e al dettaglio: - 864 (- 1.560 rispetto al II
trimestre 2020). "Un disastro annunciato - commenta il
presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina - più tempo
passa, maggiormente si avvertono gli effetti devastanti della
pandemia sul nostro tessuto economico e imprenditoriale. Lo
ripetiamo da oltre un anno: le misure introdotte per il
contenimento degli effetti della crisi sono state insufficienti,
inadatte e intempestive. Inevitabili i riflessi disastrosi,
anche sul piano occupazionale. L'analisi dei dati conferma che,
ormai da un anno, quella recessione e desertificazione che
abbiamo sempre temuto è sempre più lampante. Turismo e
ristorazione sono in ginocchio, ma anche il commercio e gli
altri settori economici stanno vivendo una crisi senza
precedenti".
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