"Rispetto tutti i punti di vista,
compresi quelli di persone esperte e competenti come Agrusti, ma
ritengo che la classe dirigente udinese non soltanto è stata,
sia storicamente che nei recenti periodi di crisi, capace di
guidare il proprio territorio meglio di tanti altri anche
aprendosi all'export internazionale, ma soprattutto ha sempre
saputo farsi carico di una visione strategica regionale,
rifiutando opportunismi dettati da congiunture. Per questo
ritengo importante prendere parte al dibattito sulla creazione
di una Camera di Commercio Unica Regionale, azione a mio avviso
non urgente in un momento come questo, nel quale in Friuli
Venezia Giulia sono in corso molte altre riforme". Lo afferma il
sindaco di Udine, Furio Honsell.
"L'industria udinese, sia nei settori più tradizionali (vedi
Snaidero, Fantoni, Pittini, Calligaris, Danieli, Moroso, solo
per citarne alcune) che in quelli innovativi biotech (Biofarma
di Germano Scarpa, attuale presidente di Friuli Innovazione,
analogo di Agrusti), è punto di riferimento non solo italiano,
ma europeo - aggiunge Honsell - Il ragionamento che si sta
facendo su una Camera di Commercio Unica Regionale rischia
quindi di indebolire il nostro sistema economico, che ha sempre
avuto nel pluralismo uno dei suoi punti di forza per resistere
alle crisi. Tutti i ragionamenti sul Porto di Trieste hanno
senso solo se portati avanti parallelamente allo sviluppo degli
interporti e poli intermodali delle aree industriali udinesi,
Cervignano e Gorizia, e l'Asse ferroviario europeo Adriatico
Baltico verso Tarvisio", conclude Honsell.
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