Un'impresa su cinque nelle Marche è
guidata da una donna. Delle 39.421 aziende femminili, il 22,9%
del totale, la maggior parte sono imprese individuali, una su
tre, seguono le società di capitale (17,4%) e quelle di persone
(14,3%). Sono i dati diffusi dalla Camera di Commercio di Ancona
in occasione dell'8 marzo.
Il 95,4% delle aziende sono micro imprese, con un numero di
dipendenti inferiore a 10 addetti. In agricoltura, al 31
dicembre 2016, si registra un tasso di femminilizzazione del
42%, del 55,5% nei servizi, del 30,8% nei servizi di alloggio e
ristorazione, del 23,8% nel commercio. Quattro aziende femminili
su dieci, in particolare, sono impegnate nelle attività di
assistenza sociale non residenziale (68,3%), nei servizi per la
persona (64,9%), nelle biblioteche, musei e attività culturali
(50%), nella confezione e abbigliamento (44,4%).
''Il dato delle Marche, e in particolare quello di Ancona,
sulla presenza di imprese a titolarità femminile è migliore
rispetto a quello nazionale - commenta Cataldi -, nondimeno non
lo saluterei ancora come un successo: le imprese guidate da
donne non rappresentano neanche il 30% della totalità, si tratta
per lo più di imprese individuali, concentrate in settori
tradizionalmente femminili di servizio e assistenza alla
persona''. Anche per favorire una maggiore presenza delle donne
nell'imprenditoria, nell'Ente camerale è attivo il Comitato per
la promozione dell'imprenditoria femminile che, annuncia la
presidente Francesca Gironi, pubblicherà anche quest'anno il
bando Impronta d'impresa che attribuisce premi in denaro alle
attività imprenditoriali femminile capaci di innovazione.
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