Prima riunione della Cabina di
regia per discutere le linee di intervento e lo stato di
avanzamento del progetto 1000 esperti Pnrr, lanciato dalla
Regione Marche. Vi hanno preso parte l'assessore al Bilancio,
Enti locali e Ricostruzione Guido Castelli insieme ai dirigenti
Francesco Maria Nocelli, Andrea Pellei, le rappresentanti Anci
Ida Simonella e Upi Valeria Ciattaglia. La Cabina di Regia è
l'organo di coordinamento e direzione di cui ogni Regione si
deve dotare, nell'ambito del progetto 1000 esperti Pnrr. Ad esso
compete la governance del progetto, la sua pianificazione e la
verifica delle attività dei professionisti ed esperti, nonché la
supervisione nella gestione delle risorse. "Siamo ora nella fase
di attuazione - ha detto Castelli -: con gli esperti ormai
formati sul contenuto e la missione procederemo, da aprile in
poi, ad andare sul territorio, presso gli enti locali per
ascolto delle esigenze ma anche mappature dei procedimenti con
criticità e per supportare i Comuni e le varie realtà coinvolte.
Inoltre è in fase di ultimazione un sistema di prenotazione,
connesso alla piattaforma ProcediMarche, attraverso il quale
sarà possibile, per ogni Ente interessato, assicurarsi la
consulenza degli esperti competenti per materia, sia in presenza
sia da remoto. Infine sono allo studio modalità semplificate di
richiesta informazioni, quali questionari sintetici predisposti
per specifici settori di intervento". Dieci gli esperti messi in
campo con le risorse disponibili, ma "c'è una concreta
possibilità di integrarne il numero che sta vagliando il
Dipartimento della Funzione Pubblica". Da aprile gli esperti
Pnrr lavoreranno sul territorio, sia presso i Comuni che presso
le Province: con un particolare applicativo informatico della
piattaforma ProcediMarche sarà possibile per i Comuni sapere
preventivamente quando l'esperto sarà disponibile per
l'assistenza e prenotare un appuntamento. Castelli ha informato
sulle recenti approvazioni da parte della Giunta regionale della
Convenzione Tipo della Suam per i Comuni e le Unioni montane e
l'atto sui criteri riparto del fondo straordinario piccoli
Comuni: 100mila euro per gli enti sotto 3.000 abitanti.
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