"La parola magica per l'economia è
'crescita' che non si può finanziare solo con l'indebitamento
bancario, anche perché le banche hanno fortemente ridotto il
loro raggio d'azione. Una delle possibilità è accedere in borsa
al mercato per le piccole e medie imprese dedicato proprio a
finanziare l'equity. Gli imprenditori devono modificare la loro
mentalità perché il mercato può dare soldi ma va aumenta la
trasparenza, bisogna certificare i bilanci, comunicare e fare
road show se si vogliono conquistare nuovi mercati". Lo ha
dichiarato Giovanni Natali, presidente AssoNext, nel corso del
convegno "Nuove opportunità per le Pmi: finanza straordinaria,
quotazione sul mercato EGM, supporto di Simest a sostegno dello
sviluppo", promosso dall'Ordine dei dottori commercialisti e
degli esperti contabili di Napoli, presieduto da Eraldo Turi.
Giuseppe Puttini, consigliere delegato dell'Odcec di Napoli,
responsabile dell'Osservatorio Mercato dei Capitali del CNDCEC e
moderatore dell'incontro, ha sottolineato come "l'IPO
rappresenti una tappa cruciale nel percorso evolutivo di
un'azienda e un fattore chiave per la crescita del valore per
gli azionisti. Aprire il capitale a investitori esterni accelera
lo sviluppo imprenditoriale, migliorando al contempo la
credibilità sul mercato e agevolando operazioni di fusione e
acquisizione. L'ingresso in Borsa potenzia inoltre le strategie
di internazionalizzazione e offre benefici sia sul fronte
strategico sia su quello finanziario. Dal punto di vista delle
relazioni - ha proseguito Puttini -, l'IPO accresce la
visibilità e la fiducia da parte di investitori, clienti e
partner, rendendo l'azienda maggiormente appetibile per
possibili alleanze strategiche e collaborazione con altre realtà
del settore".
Secondo Vincenzo Moretta, numero uno della Fondazione Odcec di
Napoli, quotare anche una piccola impresa in Borsa rappresenta
un'opportunità di accesso al capitale di terzi, in grado di
fornire all'imprenditore le risorse necessarie per rilanciare il
proprio business. L'Ordine di Napoli intende lanciare un forte
segnale all'economia locale, promuovendo incontri con i
principali protagonisti della finanza straordinaria per
mantenere aggiornati gli operatori su un tema cruciale per la
ripresa del territorio".
Puntare sulla crescita è la priorità anche per Diego Selva,
direttore Investment banking Banca Mediolanum: "Viviamo un
complesso momento di trasformazione che vede il sovrapporsi di
diversi fenomeni tali per cui l'asticella della crescita per le
Pmi si è alzata significativamente. La finanza straordinaria può
essere uno strumento valido per le Pmi come catalizzatore della
crescita. Rispetto a qualche anno fa c'è una maggiore conoscenza
di queste opportunità ma bisogna ancora superare qualche
resistenza da parte dell'imprenditore e dei suoi consulenti ma
per gli operatori di mercato il ruolo è proprio quello di
spiegare e illustrare i vantaggi di questo percorso".
L'importanza dell'aggiornamento continuo su queste materie è
stata sottolineata da Giovanni Reale, responsabile Equity
Capital banca Mediolanum: "Sempre più spesso la finanza
straordinaria, alternativa al tradizionale credito bancario,
offre strumenti sempre più forti con sempre più liquidi per una
crescente platea di aziende. E' opportuno avere aggiornamenti
continui sulle evoluzioni del mercato per poter valutare con
attenzione i pro e i contro di finanziamenti che possono
garantire un più veloce processo di crescita alle aziende,
maggiore flessibilità e alleggerire il carico di molte imprese".
Per Emanuele Colombo, head of special situation Clessidra
Factory: "La gestione del circolante, ricorrendo al factoring, è
una soluzione che continua a diffondersi con un mercato in forte
crescita che consente di traslare il rischio dal cedente ai suoi
fornitori. Veicolare queste opportunità è fondamentale e il
dialogo con i commercialisti, che sono un canale di diffusione
prezioso, è sempre più importante per noi".
Le conclusioni sono state affidate a Tiziana Catuogno (Officine
Cst): "Ci sono tante opportunità per le Pmi offerte dai veicoli
di cartolarizzazione, strumenti innovativi che in Italia
andrebbero sviluppati di più. A noi interessa che le aziende e i
loro consulenti conoscano gli strumenti che mettiamo a
disposizione per aumentare le capacità di investimento delle
imprese stesse".
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