(V. "Tar Lazio respinge...." delle 14,16)
La sentenza del Tar del Lazio che
rigetta il ricorso contro il meccanismo del payback sui
dispositivi medici è "una pagina nera per il diritto e per la
tutela del tessuto produttivo italiano, una sentenza che nega
giustizia. Ora serve risposta politica immediata". Lo afferma
Gennaro Broya de Lucia, presidente di Conflavoro PMI Sanità,
associazione che rappresenta le principali realtà del medtech
italiano.
"Il Tribunale - rileva Broya de Lucia - ha stabilito tre
punti chiave: le imprese erano consapevoli della normativa sul
payback e potevano organizzarsi; il meccanismo non incide
formalmente sugli appalti pubblici, anche se ne altera la
sostenibilità economica; le contestazioni contro i provvedimenti
regionali vanno presentate al giudice ordinario, non al Tar".
"Una decisione gravissima - prosegue - che lascia senza
tutela le aziende e le spinge verso il baratro, obbligandole a
rimborsare forniture effettuate anche dieci anni fa, in base a
regole decise solo dopo. Una norma retroattiva che mina la
certezza del diritto e travolge ogni equilibrio economico,
soprattutto per le piccole e medie imprese. A questo punto,
l'unica via è politica: chiediamo la sospensione immediata
dell'efficacia della norma per tutte le imprese attualmente a
rischio e una soluzione strutturale e definitiva dal tavolo in
corso presso il Mef".
"Senza un intervento rapido e deciso, centinaia di imprese del
medtech italiano scompariranno, con danni irreparabili anche per
la tenuta del Servizio Sanitario Nazionale", conclude.
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