"Se le rilevazioni anticipate del Pil
confermano un andamento in linea con le previsioni del governo,
sul fronte dell'inflazione permangono invece delle criticità":
così Confesercenti sulle stime preliminari Istat sul Pil e
l'inflazione diffuse oggi.
"Il quadro, pur non ancora allarmante dal punto di vista
della dinamica, richiede attenzione: l'incorporazione nei prezzi
di aumenti significativi — pari a circa il +70% per gli
energetici e il +20% per gli alimentari rispetto al 2021 — non è
priva di conseguenze per consumatori e imprese.
Complessivamente, da oltre un anno, l'inflazione italiana ha
concluso la fase di discesa, mantenendosi su livelli in linea
con la media dell'area euro. Tuttavia, il processo di rientro si
è interrotto da alcuni mesi, a seguito della ripresa dei prezzi
degli energetici, sia per le utenze domestiche che per i
carburanti", spiega Confesercenti. In entrambi i casi, "i prezzi
si sono stabilizzati su livelli sensibilmente più alti rispetto
a quelli precedenti la crisi in Ucraina, con effetti a catena
anche sul costo di molti beni inclusi nel cosiddetto "carrello
della spesa". È quindi "necessario monitorare con attenzione e
continuità l'evoluzione dell'inflazione, anche perché i rincari
si inseriscono in un contesto globale reso più incerto dalla
svolta protezionistica degli Stati Uniti".
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