/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Confindustria, imprese non investono, Transizione 5.0 non va

Confindustria, imprese non investono, Transizione 5.0 non va

'Incertezza ai massimi. Dinamica Dfp difficilmente realizzabile'

ROMA, 17 aprile 2025, 15:57

Redazione ANSA

ANSACheck

"Le imprese hanno smesso di investire. Transizione 5.0 non funziona. Le condizioni per investire sono negative: domanda fiacca, costo del credito ancora alto, crisi dell'industria, incertezza ai massimi". Lo ha sottolineato il presidente direttore del Centro studi di Confindustria, Alessandro Fontana, in audizione sul Documento di finanza pubblica, evidenziando che lo scenario del Dfp include l'utilizzo completo di 5.0 (e la spesa integrale del Pnrr), ma "la dinamica degli investimenti è difficilmente realizzabile".
    Secondo il CsC, l'industria italiana che si stava stabilizzando dopo una lunga crisi "con i dazi subirà un nuovo calo". Fontana ha quindi indicato i possibili sono: continuare la strategia di diversificazione dell'export, concludendo alleanze commerciali, in particolare il Mercosur; iniziare a rivolgere lo sguardo anche ad Est verso India, Malesia, Vietnam e Filippine; rendere attrattiva l'Europa e l'Italia attraverso il completamento del mercato unico, la sburocratizzazione, l'armonizzazione delle regole. Infine, occorre un piano di investimenti produttivi sia per fronteggiare l'attuale calo (rendendo più convenienti gli investimenti per le imprese) sia a supporto della domanda.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza