In Europa, le Borse stanno salendo
rapidamente registrando a febbraio su fine 2024 nel DAX tedesco
un +8,0% e nel Ftse italiano un +7,7%: con tale ulteriore
balzo, le quotazioni sono al +98% in Germania e al +85% in
Italia dai livelli di inizio 2019. Lo sottolinea il Centro studi
Confindustria nella Congiuntura flash di febbraio affermando che
"i prezzi di Borsa tendono a salire quando si diffonde fiducia
tra gli operatori finanziari sulle tendenze di singole imprese
e dell'economia" e che quindi potrebbe esserci un impatto
positivo sul Pil.. L'andamento delle Borse - si legge - è
spesso interpretato anche come indicatore di "fiducia", sebbene
solo di una parte degli operatori. Tende a esserci, infatti,
correlazione anche tra le Borse e gli indici di fiducia: in
Italia, quella delle imprese è risalita a dicembre e gennaio,
insieme ai prezzi azionari. E maggiore fiducia stimola
sicuramente gli investimenti e i consumi, quindi il Pil .Dunque,
la corsa dei prezzi di Borsa del 2024 e di inizio 2025 può
essere un indicatore positivo: suggerisce, nel medio termine,
una ripresa della crescita del Pil in Italia (e Germania),
riconciliando le traiettorie di mercato finanziario ed economia
reale. A meno che il tempo non dimostri che erano gli attuali
rialzi di Borsa a essere eccessivi, slegati dalle difficili
dinamiche di fondo".
Confindustria ricorda che "tra i mercati finanziari e
l'economia reale nel medio-lungo termine c'è
storicamente un nesso significativo, sebbene le dinamiche di
breve termine possano in alcuni casi divergere in modo marcato.
La correlazione tra la dinamica dei prezzi di Borsa e quella del
Pil (calcolata su dati trimestrali, grezzi, a prezzi
correnti), in Italia è stata pari al 78% nel periodo 2019-2024,
un valore molto elevato, nonostante che il mercato di Borsa in
Italia conti meno rispetto ad altre economie come Usa e Uk"
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