"Emerge un orientamento chiaro da
parte della Commissione Europea sui temi del Green deal, in
parziale discontinuità con la precedente legislatura: gli
agricoltori non sono più considerati nemici dell'ambiente e c'è
un approccio meno punitivo verso il settore agricolo, di cui
anzi si evidenzia il ruolo di preservazione di aree rurali e di
montagna. Ma abbiamo accolto con qualche disappunto la presenza
di un timido riferimento all'introduzione di misure che
incentivino l'aggregazione e la concentrazione dell'offerta".
Così il presidente di Fedagripesca Confcooperative Raffaele
Drei, commenta la proposta per l'Agricoltura e l'alimentazione
presentata dal Collegio dei Commissari.
"Una Pac più incisiva deve necessariamente evolvere a nostro
avviso puntando con maggiore determinazione a misure di mercato
che mettano in condizione le imprese di competere con più
efficacia sui mercati nazionali ed esteri - precisa Drei -
l'aggregazione non solo garantisce una più equa ripartizione del
valore lungo la filiera a tutela delle piccole e medie aziende,
ma consente loro anche di realizzare investimenti in innovazione
e nuove tecnologie, imprescindibili per rafforzare la loro
competitività". Nell'attesa delle future proposte legislative,
il presidente giudica infine "positivi, anche se non
sufficientemente sviluppati, i passaggi sulla volontà di
rafforzare gli strumenti di prevenzione e gestione del rischio
che avrebbero meritato maggiore spazio" ed esprime da ultimo
"perplessità rispetto all'ipotesi di una ulteriore
discrezionalità lasciata agli Stati membri".
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