Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, di
fronte alla drammatica situazione di guerra che ha colpito il
popolo ucraino, hanno attivato un "Fondo di solidarietà per il
popolo ucraino", dove sono confluiti contributi volontari da
parte delle lavoratrici e dei lavoratori pari ad un'ora di
lavoro e un contributo equivalente da parte delle imprese.
L'iniziativa, fanno sapere in una nota, ha permesso di
raccogliere 600mila euro su un conto corrente dedicato, che
saranno destinati al finanziamento di un progetto concordato con
il Vis (Volontariato internazionale per lo sviluppo) che - in
stretto coordinamento con i Salesiani di Don Bosco presenti da
anni in Ucraina - punta a promuovere uno sviluppo economico e
sociale sostenibile.
L'obiettivo, viene sottolineato, è quello di rafforzare il
tessuto e la stabilità sociale e stimolare l'economia locale
attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro, l'attuazione
di percorsi di formazione e programmi di apprendistato, il
rilancio delle attività delle Pmi locali - che beneficeranno di
incentivi ed equipaggiamenti per aumentare concretamente le loro
capacità operative e il numero di dipendenti assunti - l'avvio e
lo sviluppo delle microimprese.
Un anno sarà l'orizzonte temporale del progetto che mira ad
aumentare il benessere complessivo della comunità ucraina
migliorando le prospettive lavorative di giovani e adulti, donne
e uomini, disoccupati.
Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, come in precedenti occasioni
poste in essere in Abruzzo, Nepal, Haiti, Sri Lanka e per il
sisma del Centro Italia del 2016, pubblicheranno sui rispettivi
siti aggiornamenti costanti sull'andamento dell'iniziativa, per
dare visibilità all'avanzamento del progetto secondo criteri di
trasparenza.
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