Nuove accuse per il miliardario
russo Roman Abramovich, a lungo patron del Chelsea fino alla
vendita del club inglese, sono emerse da una vasta inchiesta
giornalistica condotta dalla Bbc in collaborazione col Bureau of
Investigative Journalism e resa possibile dopo la fuga di
informazioni provenienti da società offshore con sede a Cipro.
L'oligarca, che vive tra la Russia e Israele dopo le sanzioni
imposte da Londra nel marzo 2022 per il suo legame con il
presidente Vladimir Putin e l'inizio della guerra in Ucraina,
potrebbe essere debitore al fisco britannico di una somma totale
pari a un miliardo di sterline (1,2 miliardi di euro) per tasse
evase.
Sotto la lente dei giornalisti sono finiti i profitti generati dagli investimenti su hedge fund per un valore di 3,1 miliardi di sterline, ma non dichiarati nel Regno Unito sfruttando delle società offshore registrate alle Isole Vergini britanniche, nel periodo tra la fine degli anni '90 e l'inizio degli anni 2020.
Parte del denaro sarebbe stato usato anche per
finanziare il Chelsea quando lo controllava Abramovich.
Già ieri sempre la Bbc aveva accusato l'oligarca di aver evaso
milioni di euro in tasse tramite la sua flotta di lussuosi yacht
in diversi Paesi europei, inclusa l'Italia. In entrambi i casi
gli avvocati del miliardario si sono difesi affermando di aver
"sempre ottenuto una consulenza legale e fiscale professionale
da parte di esperti indipendenti" e di aver "agito in
conformità" con essa.
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