(dell'inviato Enrico Tibuzzi)
Dopo una navigazione di 16 giorni
nelle acque dell'Oceano Indiano, proveniente dal Phuket, in
Thailandia, il veliero scuola della Marina Militare Amerigo
Vespucci, ambasciatore del Made in Italy nel mondo, è arrivato a
Mumbai, 28ma tappa del suo tour partito lo scorso luglio da
Genova.
La cerimonia ufficiale di accoglienza in India, dove Vespucci
non aveva mai fatto scalo nei suoi 93 anni di storia, è stata
celebrata con gli inni nazionali dei due Paesi. Quello di Mameli
è stato eseguito dalla banda dell'Aeronautica Militare alla
presenza delle autorità locali, tra cui il console generale d'
Italia a Mumbai Luigi Cascone.
La città indiana che ha accolto Vespucci è il principale
centro commerciale e finanziario del Paese - vero e proprio
cuore pulsante di un'economia che sta crescendo a ritmi
superiori a quelli della Cina e che costituisce il mercato più
grande del mondo - e anche in questa tappa la nave scuola è
accompagnata dall'allestimento del Villaggio Italia,
l'iniziativa voluta e promossa dal ministro della Difesa Guido
Crosetto a cui partecipano 11 ministeri. Qui, su una superficie
di 6000 metri quadrati attrezzata nell'area portuale
prospicente a Vespucci, dal 29 novembre al 2 dicembre il
pubblico locale avrà modo di vedere da vicino una significativa
rappresentanza delle eccellenze italiane nel campo del design,
dell'arte, dell'innovazione
"La nostra presenza e il Villaggio Italia amplificano il
messaggio che stiamo portando in giro per il mondo sulla qualità
delle eccellenze italiane", ha sottolineato in occasione del suo
arrivo a Mumbai il comandante in seconda di Vespucci, il
capitalo di Fregata Tommaso Faraldo. "Mumbai è stata scelta
perché è il centro nevralgico dell'evoluzione socio-economica
che in questo Paese sta vivendo un momento particolarmente
importante".
Sulla stessa lunghezza d'onda Luca Andreoli, amministratore
delegato di Difesa Servizi, la società in house del ministero
della Difesa che supporta e realizza tutte la fasi
dell'iniziativa di cui sono protagonisti Vespucci e Villaggio
Italia. Quella di Mumbai, ha detto Andreoli, "è una tappa
imprescindibile che assume una rilevanza particolare proprio nel
quadro del ruolo che l'India sta assumendo nel contesto
internazionale. La volontà di sviluppare e avere un rapporto
privilegiato, di peso con l'India ha caratterizzato la
predisposizione" delle giornate 'italiane', ha poi aggiunto.
L'ex Bombay è in effetti oggi in gran parte un cantiere a
cielo aperto che, a detta dei residenti, negli ultimi anni ha
cambiato il volto della città. Insomma, una rappresentazione
plastica dell'evoluzione che il Paese - dotato di una
popolazione con l'età media più bassa tra le grandi potenze
economiche e di risorse tecnologiche importanti - sta vivendo a
ritmi superiori a quelli di una Cina a cui l'Occidente guarda
con crescente cautela.
Non a caso nei prossimi giorni, per presentare le eccellenze
italiane e incontrare le autorità indiane, giungeranno a Mumbai
il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, il
sottosegretario alla Difesa Matteo Perego di Cremnago,
l'ambasciatore d'Italia in India, Antonio Bartoli, e
l'amministratore delegato di Difesa servizi Luca Andreoli.
Ma intanto il mondo delle imprese non aspetta. Tante quelle
italiane già presenti anche con opere importanti proprio a
Mumbai, dove per marzo è attesa l'apertura di una nuova linea di
metropolitana targata in gran parte Italia.
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