"Oggi inizia la discussione in Aula di un provvedimento atteso da tempo; un provvedimento che riforma l'accesso agli studi in medicina e chirurgia, odontoiatria e veterinaria, con l'intento di garantire una selezione più equa, basata sulle competenze acquisite dagli studenti e non su 'test a crocette', tanto fantasiosi quanto superficiali, che nulla hanno a che vedere con una selezione concreta, reale, di aspiranti medici".
Lo dichiara nell'Aula di
Palazzo Madama il senatore di Fratelli d'Italia Raoul Russo,
componente della Commissione Sanità e Lavoro di Palazzo Madama.
"Il nuovo sistema di accesso - aggiunge - supererà pertanto
il numero chiuso al primo semestre dei corsi di laurea
magistrale, a seguire del quale l'accesso al secondo dipenderà
dal posizionamento utile in una graduatoria unica di merito
nazionale, perché il criterio basilare del merito va messo in
primo piano nella selezione degli aspiranti, nel campo
universitario, come nella ricerca, come in ogni altra forma di
accesso che richieda una valutazione delle qualità culturali e
professionali".
"Gli studenti potranno così beneficiare di una
formazione mirata e, in caso di mancata ammissione al secondo
semestre, del riconoscimento dei crediti acquisiti per
proseguire in altri percorsi di studio: il lavoro già svolto,
pertanto, non andrà perduto, ma permetterà il recupero e
l'utilizzo di quanto appreso, rendendo di fatto virtuoso e
propedeutico l'intero processo di apprendimento del primo
semestre. L'obiettivo d'insieme della riforma - prosegue - è la
riorganizzazione del sistema delle professioni medico-sanitarie
in un'ottica di sostenibilità, sia per gli Atenei che per il
SSN. Il fabbisogno di futuri nuovi medici è, infatti, di 30mila
professionisti in più nei prossimi sette anni. Sarà un percorso
lungo, certo, non semplice, ma, come l'esperienza più elementare
ci suggerisce, ogni inizio contiene già in sé uno svolgimento,
un processo che guarda in avanti, a un obiettivo, a un
traguardo". "Non è più tempo di perdere tempo, questa deve
essere la nostra consapevolezza e ne è prova l'attivazione
presso il Ministero dell'Università e della Ricerca di un tavolo
di lavoro sulla riforma dell'accesso ai corsi di Medicina",
conclude Russo.
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