Il presidente di Confimi Industria
Campania, Luigi Carfora, ha sottoscritto un atto di intenti con
la Direzione regionale Inail Campania, rappresentata dal
direttore regionale Daniele Leone. L' accordo sancisce una
collaborazione strategica tra le due organizzazioni, mirata a
potenziare la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi
di lavoro e a promuovere una cultura della sicurezza condivisa.
L'accordo, basato sul Protocollo d'intesa nazionale firmato il
4 marzo 2024, stabilisce obiettivi, ambiti e modalità di
collaborazione tra le due parti. Inail che si impegnano a
mettere a disposizione risorse professionali, tecniche e
conoscenze per sviluppare iniziative progettuali finalizzate
alla prevenzione e al rafforzamento del sistema di sicurezza nei
luoghi di lavoro.
La Direzione regionale Campania dell'Inail intende promuovere
una stretta collaborazione con gli attori locali per migliorare
la prevenzione e implementare piani operativi efficaci. Confimi
Industria Campania, guidata dal Presidente Luigi Carfora, si
impegna a contribuire attivamente a questa iniziativa.
"Questo Atto di Intenti rappresenta un passo fondamentale per
migliorare le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro in
Campania. La nostra collaborazione con Inail è una testimonianza
del nostro impegno costante per la tutela dei lavoratori.
Crediamo fermamente che solo attraverso la cooperazione e la
condivisione delle competenze si possa creare un ambiente di
lavoro sicuro e sano per tutti", spiega Carfora
Per Daniele Leone, direttore regionale Inail Campania
"l'intesa va nella direzione da tempo tracciata da Inail e cioè
la creazione di una rete strutturata con enti associati e
istituzioni che a vario titolo si occupano della tutela della
salute e sicurezza dei lavoratori". "Siamo convinti - continua
- che l'unione di diverse competenze e punti di vista possa
contribuire alla riduzione degli infortuni e malattie
professionali".
Per Confimi Industria Campania erano presenti, oltre al
presidente, anche il vicedirettore Vito Barone, l'editore Dino
Cautiero e il generale Giuseppe Esposito.
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