Il Made in Veneto dell'artigianato
all'estero è in difficoltà, come emerge dai dati del primo
trimestre 2024 elaborati su fonte Istat dall'Ufficio Studi di
Confartigianato Imprese Veneto, che evidenziano una contrazione
dell'export dove la manifattura si è sempre distinta
positivamente.
Pur confermando la terza posizione nazionale per peso
complessivo, pari a quasi 20 miliardi di euro (il 13,1% del
totale, dopo la Lombardia e l'Emilia Romagna), il manifatturiero
veneto ha registrato in questo primo trimestre un -5,1% rispetto
allo stesso periodo del 2023, peggiore quindi rispetto al dato
nazionale che si è attestato al -2,3%.
Il Veneto ha esportato maggiormente nei Paesi UE, dove la
contrazione in questo inizio anno è stata del -5,7%, tra un
-10,4% della provincia di Rovigo, il -8,5% di Treviso e il -7,3%
di Vicenza, il -6,7% e il -4,5% di Venezia e di Padova. Segno
meno anche per l'export extra UE, dove si va dal -19,5% di
Venezia al -7,5% di Belluno, con l'unica eccezione di Verona che
ha evidenziato un timido +0,4%.
La Germania resta il paese di riferimento più importante per
le esportazioni del manifatturiero veneto, con un valore del
13,5% del totale regionale. Ma la recessione che sta
attraversando da un anno ha sicuramente influenzato l'andamento
dell'export veneto, che nel trimestre 2024 ha toccato un -11,9%.
Anche i mercati di Francia e Spagna non sembrano attrattivi,
facendo scendere l'export veneto rispettivamente del -3,6% e del
-2,9%. Dato particolare quello delle esportazioni farmaceutiche,
dove l'Emilia Romagna, leader del settore, ha subìto un -17,1%,
e il Veneto ha una performance più che positiva del +20,3%.
Per il presidente di Confartigianato Imprese Veneto, Roberto
Boschetto, "fortunatamente questi dati negativi vengono in parte
mitigati dalla proiezione delle aziende manifatturiere verso
altri mercati. L'export verso la Croazia ha registrato infatti
un incoraggiante +4,5% dovuto all'ingresso nell'area dell'euro
ad inizio 2023, anche la Turchia (+9,1%), gli Emirati Arabi
Uniti (+12,9%) e Hong Kong (+14,3%). La nostra manifattura,
specialmente quella d'eccellenza dedicata alla pelle, alla
gioielleria, agli alimentari e alle tecnologie industriali, è
destinata e ricercata dai mercati internazionali dove il Pil è
alto, come i Paesi del Golfo. Pertanto è necessario
diversificare la strategia economica interna".
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