Confcooperative Lavoro e Servizi "non
ha sottoscritto l'ipotesi di accordo sulla ristorazione
collettiva a differenza di quanto riportato nella nota diffusa a
più sigle. Ieri pomeriggio Confcooperative Lavoro e Servizi ha
legittimamente posto una riserva alla firma per consultare i
propri organi". Lo puntualizza Massimo Stronati, presidente di
Confcooperative Lavoro e Servizi.
"Sosteniamo da tempo la necessità per il settore della
ristorazione collettiva di avere un contratto di riferimento
adeguato alle esigenze delle imprese e dei lavoratori. Questa
esigenza - aggiunge Stronati - è quanto mai attuale oggi,
soprattutto, in assenza di un meccanismo di revisione prezzi
delle tariffe alla luce degli enormi aumenti dei costi, in
particolare, dei generi alimentari. L'ipotesi di accordo
prospettata ci sembra lontana dalle esigenze delle imprese della
ristorazione collettiva e rischia di mortificarne la
specificità. Resta forte in noi il senso di responsabilità e la
convinzione che anche alla luce dell'esigenza di
razionalizzazione dei Ccnl - conclude Stronati - sia necessario
giungere al rinnovo del contratto di lavoro del settore".
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