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DirigentiScuola diffida Inps e Usr per applicativo nuova passweb

DirigentiScuola diffida Inps e Usr per applicativo nuova passweb

ROMA, 02 gennaio 2024, 13:39

Redazione ANSA

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Dopo i tentativi di giungere ad una soluzione condivisa, DirigentiScuola diffida l'Inps e i direttori degli uffici scolastici regionali. Al centro della querelle, l'applicativo nuova passweb che, nella ratio della norma e delle note ministeriali, dovrebbe ampliare la circolarità delle informazioni tra scuole e Inps, per consentire a quest'ultimo la gestione delle posizioni assicurative del personale in quiescenza dal 1 settembre 2024. "Il tutto, contrariamente a quanto previsto, si è tramutato, a livello periferico - sostiene il sindacato - in un trasferimento anomalo di competenze dall'Istituto nazionale di previdenza alle scuole stesse. Sarebbero proprio le scuole, nei fatti, a dover operare su tutte le fasi del procedimento, utilizzando la piattaforma dell'Inps, fino all'emissione del provvedimento finale a firma del Dirigente scolastico. Una situazione illegittima dall'inizio alla fine, all'interno di un contesto in cui un Ente terzo - l'Inps per l'appunto- scrive direttamente ai Dirigenti scolastici come ai propri dipendenti e in cui gli Ambiti scolastici territoriali rafforzano la posizione dell'Inps, impartendo ordini contraddittori rispetto alle posizioni chiare del Mim, fino a diffidare i capi d'istituto inadempienti. La cosa che diventa incomprensibile è la posizione del ministero dell'istruzione che, sollecitato più volte ad un intervento autorevole e chiarificatore, ancorché di semplice evidenza, continua, nel suo silenzio, ad amplificare le storture ed esasperare gli animi".
    "La diffida inviata agli Uffici scolastici regionali e all'Inps da parte di DirigentiScuola è un atto dovuto", dichiara il presidente Attilio Fratta. "Abbiamo fornito alla categoria gli strumenti giuridici anche per riscontrare direttamente indebite ingerenze. I dirigenti scolastici non utilizzeranno alcuna piattaforma diversa da quella ministeriale, non eseguiranno ordini illegittimi, non caricheranno sulle spalle responsabilità che nessuna disposizione di legge ha assegnato loro e, soprattutto, rigetteranno con vigore ogni tentativo di ridurre il ruolo dirigenziale a mero esecutore di disposizioni provenienti da uffici non sovraordinati o, peggio ancora, da altre amministrazioni. Risponderanno del loro operato, in termini di legge, direttamente al Mim che farebbe bene a "richiamare" gli uffici periferici al rispetto di ruoli e di funzioni e a contenere quella deriva autoritaria che, in tale circostanza, sembra abbiano intrapreso".
   

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