Dopo i tentativi di giungere ad una
soluzione condivisa, DirigentiScuola diffida l'Inps e i
direttori degli uffici scolastici regionali. Al centro della
querelle, l'applicativo nuova passweb che, nella ratio della
norma e delle note ministeriali, dovrebbe ampliare la
circolarità delle informazioni tra scuole e Inps, per consentire
a quest'ultimo la gestione delle posizioni assicurative del
personale in quiescenza dal 1 settembre 2024. "Il tutto,
contrariamente a quanto previsto, si è tramutato, a livello
periferico - sostiene il sindacato - in un trasferimento anomalo
di competenze dall'Istituto nazionale di previdenza alle scuole
stesse. Sarebbero proprio le scuole, nei fatti, a dover operare
su tutte le fasi del procedimento, utilizzando la piattaforma
dell'Inps, fino all'emissione del provvedimento finale a firma
del Dirigente scolastico. Una situazione illegittima dall'inizio
alla fine, all'interno di un contesto in cui un Ente terzo -
l'Inps per l'appunto- scrive direttamente ai Dirigenti
scolastici come ai propri dipendenti e in cui gli Ambiti
scolastici territoriali rafforzano la posizione dell'Inps,
impartendo ordini contraddittori rispetto alle posizioni chiare
del Mim, fino a diffidare i capi d'istituto inadempienti. La
cosa che diventa incomprensibile è la posizione del ministero
dell'istruzione che, sollecitato più volte ad un intervento
autorevole e chiarificatore, ancorché di semplice evidenza,
continua, nel suo silenzio, ad amplificare le storture ed
esasperare gli animi".
"La diffida inviata agli Uffici scolastici regionali e
all'Inps da parte di DirigentiScuola è un atto dovuto",
dichiara il presidente Attilio Fratta. "Abbiamo fornito alla
categoria gli strumenti giuridici anche per riscontrare
direttamente indebite ingerenze. I dirigenti scolastici non
utilizzeranno alcuna piattaforma diversa da quella ministeriale,
non eseguiranno ordini illegittimi, non caricheranno sulle
spalle responsabilità che nessuna disposizione di legge ha
assegnato loro e, soprattutto, rigetteranno con vigore ogni
tentativo di ridurre il ruolo dirigenziale a mero esecutore di
disposizioni provenienti da uffici non sovraordinati o, peggio
ancora, da altre amministrazioni. Risponderanno del loro
operato, in termini di legge, direttamente al Mim che farebbe
bene a "richiamare" gli uffici periferici al rispetto di ruoli e
di funzioni e a contenere quella deriva autoritaria che, in
tale circostanza, sembra abbiano intrapreso".
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