Nel dettaglio, l'Unione europea nel
2023 ha assorbito il 47% dell'export in valore, le aree
extra-Ue, invece, hanno coperto il 53% delle vendite.
Relativamente all'export fuori dall'Unione europea, va riservata
un'attenzione particolare alla Cina dove, nonostante si sia
registrato nei primi otto mesi dell'anno un aumento dell'export
del 5%, si stima un cambiamento di rotta nell'immediato futuro
in virtù di una più importante spinta dei prodotti interni a
discapito delle importazioni.
Ercole Botto Poala, presidente di Confindustria Moda osserva
che "Il 2023 è stato un anno particolare, così come il momento
storico attuale, caratterizzato da continue evoluzioni
soprattutto dal punto di vista degli equilibri geopolitici. Il
comparto tessile, moda e accessorio italiano, per cui l'export
rappresenta un importante punto di forza, soffre particolarmente
l'instabilità globale, anche quando non impatta mercati
particolarmente strategici. A questo si aggiunga che l'aumento
dei costi di produzione accresce l'incertezza dello scenario,
nonostante il nostro settore ha indubbiamente mostrato negli
ultimi anni un'importante resilienza. Anche per questo motivo, è
importante lavorare insieme e fare sistema, per aiutare le
industrie che seppur diverse tra loro hanno le stesse esigenze.
Solo così potremo affrontare le sfide che ci aspettano nel
settore della formazione, della sostenibilità e
dell'innovazione".
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