"L'emendamento con cui il Governo
intende modificare il contestatissimo articolo 33 della Manovra
assume la forma di un gioco delle tre carte. Come si evince
dalla relazione tecnica, difatti, l'equilibrio nei conti non
viene cambiato: ciò significa che, come già avvenuto nella
scorsa legge di bilancio, l'esecutivo continua a usare la
previdenza come un bancomat da cui prelevare risorse a suo
piacimento". Lo affermano in una nota i senatori del M5s della
commissione Bilancio: Orfeo Mazzella, Barbara Guidolin ed Elisa
Pirro.
"Oltre a confermare il taglio per i dipendenti pubblici
delle 4 categorie coinvolte (medici, infermieri, insegnanti e
ufficiali giudiziari) che andranno in pensione prima -
proseguono - con queste modifiche si prevede l'applicazione di
finestre che spostano l'uscita delle stesse quattro categorie di
lavoratori di 3 mesi nel 2024, 4 mesi nel 2025, 5 mesi nel 2026,
7 mesi nel 2027 e ben 9 mesi dal 2028. Tale meccanismo provoca
una disparità di trattamento fra altre categorie di dipendenti
pubblici e queste, a cui viene allungata l'età di pensionamento
con enormi finestre. Insomma, una toppa peggiore del buco messa
da un Governo di finti 'sovranisti' che si conferma più
rigorista di Schäuble e Dombrovskis".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA