"La presenza sul territorio è il solo
antidoto alle prepotenze che colpiscono i più deboli e i più
esposti. Nei limiti del possibile, condizionato dalle forti
necessità di impiego delle forze di polizia sul fronte
dell'immigrazione, cerchiamo di rinforzare i presidi in aree
anche molto remote", ha detto Romano Il prefetto ha anche
incontrato il presidente della coop, a cui nel 2015 vennero
affidati i terreni confiscati alla mafia, Giovanni Lo Iacono.
"In un territorio di simile problematicità, la cosiddetta 'Terra
dei fuochi' in Campania, ottimi risultati sono venuti
dall'impiego dei droni dell'Esercito e di altre forze operanti
sul campo - ha spiegato il prefetto - . Stiamo valutando
l'impiego di strumenti tecnologici alternativi in questa
provincia. Intanto i carabinieri continuano ad assicurare una
presenza capillare che è tradizionale e sarà rinforzata anche
dall'impiego delle unità dell'operazione 'Strade sicure'.
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