"È da anni che stiamo affrontando
contingenze sempre più difficili e complesse. Non vogliamo e non
possiamo essere in balia degli eventi. La categoria ha avviato
una riflessione per offrire a tutti opportunità di confronto che
consentano di sviluppare un nuovo modello di business,
efficiente, competitivo e remunerativo. La via delle alleanze
strategiche pare essere quella che dà opportunità". Lo ha
affermato il presidente di Confartigianato Trasporti Fvg,
Stefano Adami, nel confronto che il comparto regionale
dell'autotrasporto di Confartigianato Fvg ha avuto con l'esperto
del settore logistico, Paolo Sartor. Obiettivo, individuare
"Strategie vincenti per il futuro: nuove tendenze, nuovi modelli
organizzativi ed esperienze per la gestione di un'impresa di
autotrasporto".
La logistica post Covid - è stato spiegato - richiede
requisiti di servizi diversi rispetto al passato, perché nei
mesi di lockdown al trasportatore è stato chiesto di trovare una
soluzione e oggi gli ingredienti che deve possedere un operatore
del trasporto sono l'organizzazione e la resilienza, trovando la
migliore soluzione disponibile al momento. In un contesto
complesso e fluido, ha fatto sintesi Sartor, la rete d'imprese
consente "di incrementare il volume di traffico e il fatturato,
di ridurre i costi per erogare i servizi, di migliorare e
ampliare l'offerta, di fornire al cliente un servizio facile e
fruibile orientato al concetto di door to door e con resa franco
destinatario, di arginare il rischio di sudditanza da grandi
player internazionali e allargare il ventaglio dei servizi
offerti ai clienti, evitando di limitarsi alla gestione diretta
di un singolo anello della catena logistica".
Il contratto di rete, in sintesi, "è una via per superare il
nanismo logistico delle imprese e ampliare l'offerta di servizi,
mantenendo la propria autonomia".
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