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Lavoro: Confindustria Pisa, difficoltà in occupare 35% posti

Lavoro: Confindustria Pisa, difficoltà in occupare 35% posti

Presentato programma orientamento rivolto a studenti e famiglie

PISA, 24 ottobre 2022, 18:17

Redazione ANSA

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Nel 2021, in provincia di Pisa, il 35% dei posti di lavoro offerti hanno rappresentato un problema per le imprese in cerca di candidati da assumere. Lo rivela l'Unione industriale pisana presentando oggi insieme alla Camera di commercio pisana il progetto "Orientamento in uscita dalle Scuole Medie", del quale una parte importante è rappresentata dall'opuscolo Scuola-Futuro-Lavoro.
    "Si tratta - spiega una nota - di uno strumento che da cinque anni, in collaborazione con i principali istituti tecnici e professionali della provincia di Pisa, mette a disposizione di studenti e famiglie l'offerta formativa e i dati sulle opportunità di occupazione e carriera in azienda". Tra i titoli di studio più richiesti dalle imprese ci sono il diploma (30%) e le qualifiche professionali (24%) mentre solo nel 13% dei casi si cercano laureati. Tra le figure professionali maggiormente ricercate dalle imprese della provincia ci sono ingegneri, specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche, tecnici, ma anche operai e artigiani specializzati per i settori pelli-calzature, meccanica e edilizia, chimico-farmaceutico.
    Secondo Giovanni Brugnoli, vicepresidente per il Capitale umano di Confindustria "la formazione è il vero ascensore sociale del sistema paese: l'orientamento ai giovani deve essere visto come processo continuo, alla base del processo di formazione dei ragazzi e dialogare con le scuole serve, perché per troppi anni imprese e scuole non si sono parlate". "E' necessario combattere - ha concluso l'assessore regionale alla formazione e al lavoro, Alessandra Nardini - lo stereotipo per cui chi è bravo si segna al liceo, chi mediocre all'istituto tecnico e chi è scarso al professionale. La scuola deve insieme alle famiglie accompagnare i ragazzi a scelte consapevoli sul proprio futuro e superare il disallineamento tra competenze formative e fabbisogno delle imprese consente di avere livelli occupazionali migliori".
   
   

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