Semaforo verde al progetto di
Ristrutturazione delle banchine Ro-Ro nel tratto E e di
realizzazione del banchinamento a tergo del II Ro-Ro del porto
di Gioia Tauro. La Commissione tecnica di verifica dell'impatto
ambientale Via e Vas e la sottocommissione Via del ministero
dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica hanno stabilito che,
a seguito delle risultanze dell'istruttoria effettuata, il
progetto "non determina potenziali impatti ambientali
significativi e negativi e pertanto non deve essere sottoposto
al procedimento di Via". Lo rende noto l'Autorità sistema
portuale dei mari tirreno meridionale e ionio.
L'intervento, prosegue la nota, si colloca lungo la banchina
E del porto di Gioia Tauro destinata all'attracco delle navi
RO-RO, arredata con tre scivoli della lunghezza di 25 metri
ciascuno a servizio dei portelloni delle navi. Prevede la
realizzazione di un dente di attracco di modeste dimensioni e si
rende necessario al fine di consentire maggiore e piena
funzionalità dello scalo portuale, adeguando gli accosti per le
navi Ro-Ro agli ultimi standard delle navi Ro-Ro e Ro Pax che
scalano il porto di Gioia Tauro.
Obiettivo del progetto "è quello di conferire maggiore e
piena funzionalità allo scalo marittimo e di diversificare le
attività presenti in porto aumentandone la competitività, i
livelli di sicurezza e la navigabilità interna, nonché
assicurare una maggiore efficienza del sistema portuale in
termini di performance".
Il progetto, spiega l'Autorità, è stato ritenuto in linea con
la programmazione delle attività di ammodernamento dello scalo
portuale poste in essere dall'Autorità di Sistema portuale dei
mari Tirreno meridionale e Ionio, guidata dal presidente Andrea
Agostinelli.
In particolare, "si evidenzia come le banchine dedicate al
traffico Ro-Ro nei tratti E ed F rimangono tre, ma vengono
adeguate ai fabbisogni dettati dagli ultimi standard delle navi
Ro-Ro e Ro-Pax. Viene, altresì, rilevato come le opere proposte
nel progetto, pur risultando congruenti con le caratteristiche e
la destinazione funzionale delle aree previste dal vigente Piano
regolatore portuale, si traducono in adeguamenti dell'assetto
funzionale delle opere previste nel Piano stesso e sono state
sottoposte ad Adeguamento tecnico funzionale che ha già ricevuto
parere favorevole dal Consiglio superiore dei Lavori pubblici.
"Nello specifico - è scritto nella nota - la Commissione si è
espressa in merito a diversi quesiti a cui è stata sottoposta
dall'Ente. In relazione all'eventuale cumulo con altri progetti
esistenti e/o approvati, riguardanti l'attività di ulteriore
infrastrutturazione del porto di Gioia Tauro, ne ha evidenziato
l'assenza degli effetti cumulativi. Stesso parere positivo ha
espresso in riferimento all'ipotesi di qualità e quantità
dell'eventuale inquinamento prodotto da rifiuti generati
dall'avvio del cantiere, stabilendo che 'l'intervento non
determina un incremento dei livelli di inquinamento presenti
nello scalo portuale'. In riferimento ai rischi gravi collegati
ad incidenti e/o a calamità, inclusi quelli dovuti al
cambiamento climatico, e dei rischi per la salute, con
particolare riferimento al rischio idrogeologico e sismico, la
Commissione ne ha evidenziato l'assenza tenuto conto
dell'osservanza delle norme tecniche che regolano la
progettazione antisismica del territorio che presenta un livello
di pericolosità sismico elevato in quanto rientrante in Zona I".
Pertanto, conclude la nota, il ministero dell'Ambiente e
della Sicurezza Energetica - Direzione generale valutazioni
ambientali ha sancito che il progetto non è da assoggettare alla
procedura Via.
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